Categories: Prima pagina

Vettel, l’ultimo racconto in italiano

Quando entrate in libreria e volete scegliere un libro, a cosa affidate la vostra scelta? All'argomento, al titolo, alla foto di copertina, o magari all'autore? Ecco, probabilmente l'ultimo fattore è la variabile giusta. E, se questa premessa è vera, allora questo autore (non io, ma quello del libro in questione) è davvero quello giusto: perchè Alberto Antonini è nato, cresciuto e pasciuto nella terra dei motori. Perché ne è appassionato. Perché parla perfino trenta parole di giapponese, come dice lui (ma sono molte di più), perchè è un tipo intrigante, un finto burbero che, conosciuto bene o avito la possibilità di frquentare, ti apre dei mondi inaspettati.

Ed è questo che fa anche con questo libro, "Vettel, cavallino senza fili" (Kenness editore). Un omaggio al tedesco che questo weekend chiude il suo ciclo con Maranello (ma non con la Formula 1), e quindi il tempismo di Antonini è perfetto, per un bilancio. Non per una biografia, ma per un racconto – lungo e interessante – di quello che è il mondo del paddock. E qui, ripeto, Alberto è la persona giusta: ha seguito da inviato la F1 'for several years' (Alberto, l'ho scritto bene?) e, parlando inglese-francese-tedesco e il dialetto imolese (esiste?), lo si può considerare uno dei Top Ten dei giornalisti dei motori. Aggiungete che Arrivabene (una delel sue scelte migliori) lo aveva preso alal Ferrari, ed ecco che il cocktail diventa seducente: c'è il racconto da fuori, e quello da dentro.

C'è scritto Vettel, ma si legge Formula 1. Si parla di Sebastian, ma anche del resto. Si capiscono tante cose degli ultimi tempi, senza scoop/insinuazioni/rumors. Non ci sono elaborazioni tecniche, tempi e statistiche (meno male…), ma sembra di sentire il rombo, il fischio, quello che volete che sia oggi il suono della Formula 1. E ci sono aneddoti (oh, sì, che bello) e aspetti delle persone che popolano il paddock.

Non svelo altro, perchè le cose divertenti sono in ogni pagina (arrivateci alla fine, ve lo consiglio), però su tutti vince il racconto dell'autografo di Sebastian con lo sbaffo/baffo a un collega. Non c'ero, ma mi sembra di essere lì. Grazie, e avanti con il prossimo libro. Fermarsi sarebbe un delitto.

Original Article

Notizie & Giornali

Share
Published by
Notizie & Giornali

Recent Posts

Audi urbansphere concept, la guida autonoma del futuro è qui

ROMA – Frontale muscoloso da Suv, silhouette da station wagon e coda da crossover sportivo.…

3 anni ago

La Tesla riapre a Shanghai, i dipendenti dormiranno in azienda

AGI - Tesla riprende la produzione a Shanghai, sottoposta a un lockdown che ha innescato…

3 anni ago

Musica e comicità con i Gemelli di Guidonia e il loro show a Roma e Milano

Scoperti da un talent scout d'eccezione come Fiorello, che li battezzò I Gemelli di Guidonia…

3 anni ago

Cosa fare con le Millemiglia non utilizzate

AGI - Il Programma MilleMiglia continua a garantire agli oltre 6 milioni di iscritti l'opportunità…

3 anni ago

Morto a 76 anni Radu Lupu, leggenda del pianoforte

AGI - Radu Lupu, considerato come uno dei più grandi pianisti del mondo, è morto…

3 anni ago

I pericolosi inseguimenti di una stalker al volante

AGI - Non messaggini o telefonate minatorie o appostamenti sotto casa ma una continua aggressione…

3 anni ago