WASHINGTON – Brandon Bernard è stato giustiziato: il presidente degli Stati Uniti Donald Trump non ha fermato l'esecuzione e la Corte suprema Usa ha respinto la richiesta all'ultimo minuto per un rinvio di due settimane. La sua è la prima esecuzione in 130 anni nel periodo di transizione tra un presidente e l'altro negli Stati Uniti, la nona federale da luglio quando Trump ha messo fine a una moratoria in corso da 17 anni. Ci sono altre 4 condanne a morte che l'Amministrazione Trump sta affrontando prima che Joe Biden si insedi a gennaio: se venissero eseguite Trump toccherebbe il triste record dell'ultimo secolo di esecuzioni durante il mandato.
Gli avvocati di Bernard avevano chiesto che venisse loro concesso il tempo necessario a elaborare una petizione per salvargli la vita. Ma i giudici della corte suprema Stephen Breyer, Sonia Sotomayor ed Elena Kagan hanno respinto la richiesta.
Bernard, afroamericano, era stato condannato per complicità nell'uccisione, avvenuta nel 1999, di una coppia dell'Iowa. Todd e Stacie Bagley stavano rientrando a casa dalla messa, a Killeen, in Texas, quando una gang giovanile li aveva assaliti per rapinarli. Bernard allora aveva 18 anni: è stato considerato responsabile per aver cosparso l'auto della coppia di benzina e averle dato fuoco con i corpi delle due vittime nel bagagliaio.
Oggi quarantenne, Bernard è stato ucciso con una iniezione letale ed è stato dichiarato morto alle 21 e 27 ora locale, nella prigione federale di Terre Haute, nell'Indiana. Ha rivolto le sue ultime parole alla famiglia della coppia che ha ucciso. "Mi dispiace", ha detto. "Sono le uniche parole che posso dire che esprimono del tutto come mi sento oggi. Vorrei poter cancellare quello che ho fatto, ma non posso", ha detto.
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