Arriva l'Udinese e stavolta il Toro non può scegliere. Il terz'ultimo posto in classifica impone infatti la vittoria che è merce rarissima nel Torino del 2020. I granata, infatti, hanno vissuto finora un anno solare che, sportivamente parlando, è stato catastrofico visto che l'andamento sarebbe da retrocessione anche in una ipotetica classifica che comprenda tutti i campionati più importanti d'Europa. Lo dicono i numeri, a partire dalla miseria di 25 punti in 31 partite messi assieme finora, collezionando 6 vittorie, 7 pareggi e 18 sconfitte, con 41 gol fatti e 66 subiti.
Ecco perché adesso si tratta di invertire la rotta e di farlo in fretta: domani al Grande Torino arriva l'Udinese (inizio alle 18) per quella che potrebbe essere la partita spartiacque della stagione. "Affrontiamo una squadra quadrata che viene da un buon momento, sarà una partita ostica – è la premessa di Marco Giampaolo -. I friulani hanno caratteristiche ben precise ma noi siamo pronti, sappiamo come attaccarli".
Se l'Udinese in campionato non perde da 40 giorni, il Toro in casa non vince da quasi cinque mesi: l'ultima volta fu lo scorso 16 luglio, 3-0 al Genoa che permise al Torino di mettere in cassaforte la salvezza. "In questa fase bisogna lavorare a testa bassa e parlare poco, perché si vive di fatti e non di giustificazioni. E adesso si tratta di portare a casa risultati, a questo punto non bastano neppure più le prestazioni" aggiunge il tecnico granata. Il cammino da gambero del Torino martedì ha fatto esplodere anche la rabbia degli ultras che, in barba alle misure di sicurezza anti-Covid, si sono radunati davanti al Filadelfia per contestare un po' tutti, da Urbano Cairo in giù. "La contestazione è figlia del momento che stiamo vivendo e rappresenta la medesima insoddisfazione che viviamo noi – commenta Giampaolo -. Io non dormo sereno, non vado in giro con nonchalance, perché dedico tutto il mio tempo al Toro. Sappiamo che la nostra classifica è bugiarda ma ora si tratta di dimostrarlo: concentriamoci sull'Udinese e giochiamocela al meglio. Con la mente fredda ma con il cuore caldo".
Le scelte? Il Toro si affida al rientrante Lukic, potrebbe tornare al 4-3-1-2 e, soprattutto, si aggrappa a capitan Belotti. Il Gallo, infatti, ha nel mirino il 100° gol granata, un traguardo che lo proietterebbe ancor più nell'Olimpo dei grandi della storia del Toro.
Gotti: "Noi e il Toro siamo simili"
Dopo la positività al Covid Luca Gotti tornerà a guidare dalla panchina l'Udinese, che torna in campo dopo il rinvio ella sfida con l'Atalanta: "Dispiace che non abbiamo giocato domenica, nonostante le assenze avvertivo delle ottime sensazioni", dice il tecnico friulano che ha comunque seguito costantemente il lavoro dei suoi ragazzi. "La tecnologia oggi ci permette cose che in passato erano quasi impensabili. Da casa ho potuto assistere a tutti gli allenamenti in diretta, gestire le riunioni video e avere qualche colloquio individuale con i calciatori. Chiaro però che solo il campo dà realmente il polso della situazione", spiega Gotti che pian piano sta recuperando quasi tutti gli elementi a sua disposizione. "Stiamo recuperando giocatori che iniziano ad allenarsi con continuità, anche se pure domani ci saranno delle defezioni. La vera differenza non sta nei giocatori che sono a disposizione, ma averli nelle migliori condizioni. Per alcuni ci sarà da aspettare ancora un po'".
Il Toro sta attraversando un momento difficile. "E' una squadra simile alla nostra per certi aspetti – spiega Gotti -. Al di là del sistema di gioco che sicuramente imporrà alcuni adattamenti rispetto alle uscite sia offensive che difensive, i concetti di gioco del tecnico Giampaolo sono chiari a prescindere. Ci conosciamo da molti anni". L'Udinese è reduce dalla vittoria in casa della Lazio vinta con in campo il tandem d'attacco "leggero", ma senza Forestieri potrebbe toccare a Deulofeu. "Può essere una soluzione sia dall'inizio sia a gara in corso".
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