Approvato. Il documento finale degli Stati generali, composto da 23 quesiti, ha ricevuto il via libera dalla base. In occasione dell'assemblea plenaria del Movimento 5 Stelle, il capo politico reggente del partito, Vito Crimi, ha elaborato una serie di domande a cui gli iscritti grillini hanno risposto online sulla piattaforma Rousseau. Il risultato è che tutti i quesiti hanno ricevuto l'approvazione, compresi quelli relativi all'istituzione di un organo collegiale che diriga il partito, l'elezione diretta di ogni singolo componente della leadership e l'ok alle alleanze dei 5 Stelle con altri partiti alle prossime elezioni politiche e amministrative. Inoltre, Claudio Cominardi, come proposto dal fondatore del Movimento Beppe Grillo, è stato eletto tesoriere dei pentastellati.
"La votazione conferma la voglia di cambiamento e la vitalità del nostro progetto e della nostra identità politica. Sì a strutture sul territorio, sì a contratto chiaro con la piattaforma, sì a possibili accordi pre-elettorali con altre forze politiche sulla base dei programmi e coordinati a livello nazionale. Un'ampia maggioranza ha deciso, ora i critici cronici si adeguino. Il cambiamento dovrà essere interpretato da volti nuovi", dice il 5 Stelle Giuseppe Brescia, presidente della commissione Affari costituzionali.
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Le alleanze
"Hanno partecipato alle votazioni – si legge sul Blog delle Stelle – da un minimo di 15.812 iscritti a un massimo di 17.154". Due dei 23 quesiti erano rivolti al sistema di alleanze politiche. Agli iscritti è stato chiesto innanzitutto: "Possono essere autorizzati, prima o dopo le votazioni, accordi con altre forze politiche sulla base di idee, obiettivi e programmi condivisi?". Il 78,1 per cento ha risposto a favore. Più alta la percentuale del secondo quesito, pari al 90,8%: "Sei d'accordo con la seguente affermazione: I contenuti e interlocutori di eventuali accordi, tenendo prioritariamente conto dei livelli territoriali, siano autorizzati a livello nazionale?". Entrambi i quesiti, dunque, sono stati approvati e la base del Movimento ha dato il via libera a future alleanze.
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di
Antonello Cassano
L'organo collegiale e la leadership
Per gli iscritti grillini non c'è dubbio: il Movimento 5 Stelle deve essere guidato da un organo collegiale. Alla domanda sulla governance nazionale ("Sei d'accordo con la seguente affermazione: Le funzioni oggi attribuite al Capo politico siano trasferite ad un organo collegiale?"), i voti sono stati 16.655, di cui il 73,1 per cento sì e 26,9 per cento no.
E con una percentuale altissima vincono i sì anche ad un'altra domanda: "Sei d'accordo con la seguente affermazione: Tutti gli organi del M5s siano improntati, ove possibile, al principio di collegialità?". In questo caso il 90,2 per cento si è espresso a favore, contro il 9,8 per cento di contrari.
Il contratto con Rousseau e le risorse
Il Movimento ha approvato anche l'idea del potenziamento dell'attuale struttura dei referenti territoriali a livello regionale. E un vero e proprio plebisicito (con l'87,2% dei voti a favore) ha acconsentito alla ridefinizione dei rapporti con il gestore della piattaforma Rousseau, l'associazione di Davide Casaleggio. D'ora in poi i rapporti con la piattaforma dovranno essere regolati da un apposito contratto di servizio o da un accordo di partnership.
Dalla votazione è poi emerso che la base del Movimento è stanca dei raduni online, perchè il 95,6% è favorevole alla creazioni di sedi fisiche. Approvata, inoltre, la gestione centralizzata delle risorse. Alla domanda "Finanziamento delle attività – Sei d'accordo con la seguente affermazione: Sia centralizzata la gestione delle risorse economiche e potenziato il sistema del finanziamento, chiudendo i vari comitati di scopo?", hanno votato sì il 76,1 per cento e no il 23,9.
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