"Dare una mano agli italiani sempre e comunque, accompagnare il Paese a nuove elezioni con un governo serio? Noi ci siamo". Matteo Salvini, apre all'ipotesi di un governo di unità nazionale che conduca gli italiani alle urne. E lo fa parlando ai cronisti nei pressi del Senato rispondendo alle frasi di Renzi che, in un'intervista a El Pais, ha minacciato di togliere il suo appoggio al governo se Conte non farà marcia indietro sul Recovery Fund. Poi però aggiunge: "Renzi non lo commento più, penso che in Italia di lui si fidino in tre. Gli ultimatum di Renzi per me valgono più o meno zero. Noi siamo preoccupati perché tutto il resto d'Europa sta correndo, sta vaccinando, sta investendo. In Italia abbiamo un governo fermo e litigioso che parla di rimpasto e legge elettorale".
maggioranza
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Quanto all'uso del Recovery fund Salvini spera di essere ricevuto presto dal premier per presentare le proposte del centrodestra: "A proposito di fondi europei il gruppo della Lega ci sta lavorando. La Francia ha presentato un piano con centinaia di pagine per il rilancio del loro Paese, noi abbiamo a disposizione tre paginette. Ho scritto quindi a Conte, che mi ha educatamente risposto, dicendogli che sono pronto a confrontarmi portando proposte, idee sulla scuola, sulle imprese, sull'ambiente, sulle grandi opere, perché tutto il resto d'Europa sta correndo mentre in Italia siamo fermi ai litigi del governo. Conto di avere un colloquio con Conte già la settimana prossima".
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di
Carmelo Lopapa
Quanto all'ipotesi di un rimpasto di governo, il leader leghista risponde: "Per carità di Dio, mi viene la pelle d'oca – taglia corto il leader del Carroccio -. Se c'è un governo in grado di governare lo faccia, altrimenti diamo la parola agli italiani. Non è possibile pensare di andare avanti due anni fra i ricatti di Conte, Di Maio, Zingaretti e Renzi".
"Mattarella è il garante della coesione del Paese – conclude Salvini – e questo Paese rischia di spaccarsi, non solo di essere diviso a Natale".
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