Il bollo dell'auto riguarda milioni di italiani che utilizzano il mezzo quotidianamente per ogni genere di necessità. È una tassa che, dal 1998, non corrisponde più ai cavalli fiscali che risultano sul libretto ma alla reale potenza del veicolo.
Quando non si paga
Come avviene anche per altre tipologie di tassazione, esistono alcuni casi in cui non si paga, in particolare tre: analizziamoli e vediamo quali contribuenti rientrano fra i beneficiari dell'esenzione. Occorre anzitutto menzionare alcune categorie di disabili che, insieme i familiari di cui sono fiscalmente a carico, non pagano la tassa automobilistica. In questa situazione, il disabile potrà avvalersi dell'esenzione dal pagamento unicamente per un veicolo di cui dovrà indicare la targa nella documentazione da inviare.
Entro 90 giorni dalla scadenza della tassa, il disabile deve consegnare personalmente o tramite raccomandata A/R la certificazione rilasciata dall'Asl. Come si legge su proiezionidiborsa, l'esenzione non è valida per quei veicoli che le cooperative, le case di cura e le strutture di assistenza usano per spostare i disabili.
Il "jolly" ecobonus
Un altro caso in cui non si paga riguarda le vetture che non incidono negativamente gravano sull'ambiente ma la legge cambia da regione a regione: ad esempio, in Lombardia non pagano la tassa automobilistica i possessori di auto elettriche, con alimentazione a gas e a idrogeno. Con l'introduzione dell'ecobonus, in alcune Regioni si potrà beneficiare dell'esenzione dal pagamento del bollo per 3 o 5 anni per tutti coloro che acquistano auto ibride.
Agevolazioni per le auto d'epoca
Un'agevolazione simile spetta anche alle auto con alimentazione a Gpl (gas di petrolio liquefatti) in quanto, in alcune Regioni italiane, i proprietari di questi veicoli ottengono uno sconto del 25%. Infine, è esentato dal bollo anche il proprietario di auto d'epoca la cui immatricolazione risale a 30 anni fa. In caso di circolazione su strada, si deve pagare soltanto una tassa simbolica pari a 28,40 euro. Diverso il caso di veicoli con immatricolazione ultraventennale per i quali corre l'obbligo di versare soltanto il 50% della tassa automobilistica.
Chi si occupa di stabilire se e quanto si debba pagare? È l'Ufficio tributi, che si occupa di verificare il possesso dei requisiti necessari per ottenere l'esenzione dal pagamento della tassa automobilistica. Se nella Regione di residenza del proprietario auto non dovesse esserci questo ufficio, è possibile presentare la richiesta all'Agenzia delle Entrate. In alternativa, il consumatore può fare anche ricorso all'Aci (Automobile club d'Italia) per la gestione della pratica che solleva alcuni automobilisti dall'obbligo del pagamento.
Con il Decreto 179/2012, da quest'anno i consumatori possono effettuare il versamento anche tramite PagoPa, il sistema di pagamento dell'Agenzia delle Entrate.
Importanti novità
Ma non è finita qui: per venire incontro ad automobilisti e contribuenti, anche per colpa della pandemia, alcune regioni hanno deciso di alleggerire il carico fiscale. L'Abruzzo, ad esempio, prevede di abbassare il bollo auto del 10% mentre Lombardia e Campania avrebbero previsto uno sconto del 10% per quanti decidano di effettuare il pagamento della tassa automobilistica tramite la domiciliazione bancaria. Come si legge su trend-online, anche l'Emilia-Romagna è scesa in campo posticipando il pagamento, senza alcun aggravio di costi, per venire incontro alle difficoltà dei contribuenti in questi mesi di crisi eccezionale.
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