Vincono i Sì e per i 5 Stelle si spalanca la strada del governo, con la prospettiva così di realizzare in Puglia la prima giunta regionale giallorossa d'Italia. Il voto sulla piattaforma Rousseau si è concluso da poco. Gli attivisti si sono espressi su 23 quesiti redatti dal capo politico del Movimento, Vito Crimi, sulle conclusioni del documento di sintesi degli Stati Generali. In tutti i quesiti hanno prevalso i Sì, compreso quello in cui si proponeva di sostituire la figura del capo politico con un organo collegiale.
Ma fra quelle 23 domande ce n'erano due in grado di indirizzare anche il futuro politico dei 5 Stelle pugliesi. Il primo chiedeva: "Sei d'accordo con la seguente affermazione: possono essere autorizzati, prima o dopo le votazioni, accordi con le altre forze politiche sulla base di idee, obiettivi e programmi condivisi". Il secondo quesito invece chiedeva agli attivisti se "i contenuti e interlocutori di eventuali accordi siano autorizzati a livello nazionale".
di
Antonello Cassano
Entrambi i quesiti rappresentano perfettamente quanto sta avvenendo in Puglia, con quattro dei cinque consiglieri regionali pentastellati eletti (Rosa Barone, Grazia Di Bari, Cristian Casili e Marco Galante) che hanno avviato il dialogo con il centrosinistra con l'elezione di Casili alla vicepresidenza del consiglio regionale grazie al sostegno del centrosinistra e che ora puntano a entrare anche nella giunta regionale ottenendo l'assessorato al Welfare. Linea duramente contestata solo dalla consigliera regionale Antonella Laricchia, rimasta unica esponente del gruppo pugliese a rivendicare la linea purista del no alle alleanze.
Ma in entrambi i casi hanno prevalso i Sì. Nel primo quesito i Sì all'accordo con altre forze politiche dopo il voto sono stati 11.584 (71,6 per cento) contro i 4.603 No (28,4 per cento). Nel secondo quesito i Sì sono stati 10.625 (66,7 per cento) contro 5.298 No (33,3 per cento). La vittoria dei Sì dunque consegna le "chiavi" del Movimento 5 Stelle pugliese ai quattro consiglieri "governisti" che ora hanno il via libera per poter entrare nella squadra di governo del presidente Michele Emiliano. Per Antonella Laricchia invece – che solo fino a settembre scorso era la candidata presidente dell'intero gruppo 5 Stelle – ora si profila un difficile periodo di opposizione in consiglio regionale, ma in contrasto con i suoi stessi colleghi pentastellati. Per questo c'è chi non esclude neanche nuove pesanti spaccature nel gruppo.
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