"La presidente del Senato ha una visione 'interventista' del suo ruolo. Non doveva cedere alla richiesta leghista sul decreto sicurezza". Franco Mirabelli è il capogruppo dem in commissione Giustizia di Palazzo Madama, presieduta da Andrea Ostellari della Lega. A sorpresa l'esame di quel provvedimento – che archivia i decreti e le norme sui migranti di Salvini – è stato assegnato anche a quella commissione, e non solo alla Affari costituzionali. È scoppiato un putiferio. Il sospetto della maggioranza giallo-rossa è di un agguato. Il nuovo decreto sicurezza deve essere convertito definitivamente in legge entro il 20 dicembre; è già passato alla Camera con la fiducia. Salvini e Meloni hanno annunciato barricate.
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Mirabelli, il nuovo decreto sicurezza è a rischio?
"Noi maggioranza siamo determinati e coesi e non premetteremo dilazioni e rinvii. Però la decisione di Casellati ci ha oggettivamente sconcertati. È incoerente rispetto alle scelte fatte in questa stessa legislatura sui decreti Salvini discussi solo nella commissione Affari costituzionali. Così come a Montecitorio l'assegnazione è stata sempre e solo in Affari costituzionali. Del resto le questioni che riguardano la giustizia sono pochissime, riassunte in 4 pagine su 25".
Quindi, cosa farete?
"Abbiamo contestato e denunciato la scelta di Casellati. Aggiungo che sul decreto Ristori, dove c'era una competenza vera con 7 articoli in cui si parla di giustizia e carceri, non è stata accolta da Casellati la richiesta di esame da parte della nostra commissione. Ora che questo sia avvenuto per il decreto sicurezza, ci pare assai strano".
Ma il Pd pensa che la presidente del Senato stia facendo il gioco del centrodestra?
"Spero di no".
Teme di sì?
"Conto sul fatto che non avallerà comportamenti che possano mettere a rischio il via libera definitivo al nuovo decreto. Ripeto, è una decisione anomala. Ma ci sarà un confronto e in tempi rapidi".
La Lega e Salvini hanno annunciato le barricate, così come Meloni.
"Non so cosa il centrodestra pensi di ottenere. Chiediamo a Casellati di garantire che i comportamenti siano corretti. Al Senato del resto ci sono pochi spazi per l'ostruzionismo, se è questo che la destra ha in mente. Il fatto poi che sia stato il leghista Roberto Calderoli ad affermare durante la riunione della Affari costituzionali che la richiesta era unanime di tutta la commissione Giustizia, maggioranza e opposizione, cosa non vera, mostra che c'è lo zampino della Lega".
C'è un'offensiva del centrodestra al Senato nei confronti del governo perché i numeri della maggioranza giallo-rossa sono in bilico? "Certo la mozione sul Natale del centrodestra è una mossa politica per intestarsi il risultato di misure popolari. Ma lascia il tempo che trova. C'è un decreto e il governo prenderà iniziative per i ricongiungimenti familiari nei piccoli Comuni. Il centrodestra al Senato è sempre all'attacco. Però, nonostante i margini ristretti, la maggioranza c'è sempre stata e c'è. Non siamo mai andati sotto nei voti".
In definitiva, accusate la presidente Casellati di essere in malafede sul dossier decreto sicurezza?
"No. Ma ha una visione evidentemente molto interventista del suo ruolo e ha ceduto alla richiesta leghista".
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