"Non volevo che facesse abuso di crack, non volevo che continuasse a drogarsi. Abbiamo avuto l'ennesima discussione, lei mi ha aggredito e io ho reagito". Ha confessato la donna che mercoledì ha colpito con un coltello da cucina Ylenia Bonavera. Ieri sera, si è presentata alla squadra mobile assieme al suo avvocato, Giovanni Chiara, ed è stata interrogata dai pm Michela Maresca e Fabrizio Aliotta, che nella notte hanno emesso un provvedimento di fermo per la donna. È accusata di omicidio.
Il giallo di Ylenia morta dopo una lite e un cocktail di cocaina
di
Salvo Palazzolo
È una storia drammatica di degrado quella che emerge dalla lunga confessione. Si intrecciano le vite di due donne nella Catania del centro storico stretto nella morsa di droga e prostituzione. "Eravamo amiche – ha ripetuto l'indagata adesso in carcere – e io volevo aiutarla. Ma quella sera lei mi ha colpito ad un occhio, io ho reagito correndo in auto e prendendo un coltello che mi portavo dietro perché qualche tempo prima mi avevano rapinata". Quella lite è finita in un video fatto da un automobilista di passaggio, video anche questo finito agli atti della squadra mobile diretta da Marco Basile. Così si è consumata l'ultima sera di Ylenia, sempre in fuga da qualcosa, alla ricerca di una felicità che le sembrava impossibile: "Il mondo è perso", aveva scritto in uno dei suoi ultimi post su Facebook. L'ultima sera fatta di cocaina e alcol prima della lite. L'ultima sera in cui continuava però a sperare in un cambiamento possibile. "Era sempre allegra Ylenia – ha scritto un'amica su Facebook – e non si rassegnava al male attorno a lei".
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