"Come Camera dei deputati manterremo ferma la nostra azione rispetto al chiudere le relazioni diplomatiche con l'Egitto". Lo ha detto il presidente della Camera, Roberto Fico, in una intervista ad Al Jazeera Arabic, il giorno dopo la chiusura delle indagini sul rapimento, le torture e la morte del giovane ricercatore italiano, spiegando che Montecitorio conferma dunque la decisione, presa nel novembre 2018, rispetto all'interruzione dei rapporti diplomatici tra la Camera dei deputati e il Parlamento egiziano.
"Siamo stati senza dubbio sconcertati da quello che hanno scritto i magistrati della Procura italiana: sono delle accuse gravissime alla National securtity egiziana. Si tratta di parole assolutamente agghiaccianti: una descrizione delle torture subite da Regeni" prosegue il presidente della Camera.
di
Carlo Bonini (coordinamento editoriale e testo) e Giuliano Foschini
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Laura Pertici (coordinamento multimediale)
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foto e video a cura di Gedi Visual
"Sappiamo – ha detto Fico – che Regeni è stato seguito e intercettato per 40 giorni dalla National Security egiziana, che è stato sequestrato, che è stato tenuto prima in una caserma e poi nella stanza numero 13 del ministero degli Interni egiziano. Questa situazione è di una gravità assoluta. Tutto il popolo italiano è profondamente indignato" ha aggiunto il presidente della Camera che già ieri si era espresso per continuare la battaglia per arrivare alla verità e alla giustizia.
Italia e Egitto
di
Annalisa Cuzzocrea
"Nell'ascoltare in commissione di inchiesta sul caso Regeni i procuratori della Repubblica – conclude Fico, facendo nomi e cognomi dei responsabili – nel nostro Parlamento e nel nostro Paese sono stati nominati come chiusura dell'indagine quattro membri della National security egiziana che hanno partecipato al sequestro alla tortura ed alla uccisione di Regeni. Sono queste persone, come risulta: il generale Tariq Sabir, Athar Kamel Mohamed Ibrahim, Uhsam Helmi, Magdi Ibrahim Abdelal Sharif".
Per un quinto appartenente ai servizi segreti egiziani finito nell'inchiesta sull'omicidio del ricercatore italiano, Mahmoud Najem, i pm di Roma hanno chiesto l'archiviazione. Dai dati che lo riguardano contenuti nelle carte dei magistrati emerge che i video della metropolitana del Cairo sono stati "verosimilmente" cancellati. "Ufficiali appartenenti al team
investigativo – è detto nel documento – riferiranno di avere visionato i video della metropolitana de Il Cairo, circostanza che dapprima sarà smentita e che, poi, porterà verosimilmente alla cancellazione dei video di interesse".
di
Giuliano Foschini
Come Fico, anche i genitori di Giulio, Paola Deffendi e Claudio Regeni, ieri avevano chiesto al governo il ritiro dell'ambasciatore in Egitto accusando il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio di fare troppo poco per arrivare alla condanna dei responsabili delle sevizie e dell'omicidio del loro figlio.
di
Giuliano Foschini
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