Scoprire il territorio partendo dal suo olio. Perdersi tra gli ulivi millenari e conoscere i frantoi che guardano al futuro, in un armonioso alternarsi di storie legate alle vite dei Santi e centri di ricerca d'eccellenza. Una modalità di viaggio che in Umbria si mostra con una ricchezza unica. Ed è proprio nel “cuore verde” della Penisola che le Guide di Repubblica inaugurano la nuova collana “Olio d'Italia”. Tra le centinaia di consigli presenti in Guida spiccano quelli sulle dimore immerse tra gli ulivi, che permettono di assaporare gli oli che prendono forma in loco abbinando la gustosa scoperta alla rilassante sosta.
Umbria, andare per borghi e colline a scoprire l'amore per l'olio
Partendo dalla Fascia olivata Assisi-Spoleto, frammento di regione così prezioso dal punto di vista oleario da essere incluso nei Sistemi del Patrimonio agricolo di rilevanza mondiale della Fao. Nella natura che circonda la città di San Francesco incontriamo l'agriturismo Nizzi; intorno a un casolare in pietra risalente ai primi del ‘900 si sviluppano fattorie didattiche e degustazioni di olio e prodotti locali. Tutt'intorno, il Parco del Monte Subasio. Non distante è l'agriturismo Colle degli olivi, che mette a disposizione 4 ettari di parco con piante da frutto, fiori e olivi, spazio bambini attrezzato, area barbecue, ristorante, area relax e solarium, con possibilità di visite al frantoio. Ancora, le ampie aree verdi che circondano le Mandrie di San Paolo incorniciandone gli ulivi.
In marcia sulla Fascia, in un quarto d'ora raggiungiamo Spello; qui sono uliveti secolari a impreziosire la sosta nell'agriturismo Cuore Verde, che non fa mai mancare il proprio olio come souvenir per gli ospiti. Ci spostiamo a Foligno per incontrare il Borgo del fattore, realtà che sorge in via dei Frantoi, ed è già una indicazione sulla vocazione di questo angolo di regione. Si organizzano visite all'antico molino del Seicento, ristrutturato di recente; poco più in là, l'Antico Frantoio Petesse, dove la colazione a base di salumi, formaggi e dolci di produzione propria è servita nel locale che ospitava il frantoio in pietra. A Trevi i percorsi legati all'olio sono di casa nell'agriturismo I Mandorli, mentre in località Manciano è Gianfranco Ciarletti, sommelier dell'olio e docente, a condurre degustazioni di olio e prodotti dell'azienda la Pintura. Il percorso prosegue in direzione Campello sul Clitunno; non distante dalla meraviglia delle Fonti del Clitunno, che tra gli altri ispirarono Lord Byron, ecco Borgo Lizori. In viale Firenze ha invece la sua sede Marfuga, della famiglia Gradassi, che vendeva olio già agli inizi dell'Ottocento. Meno di 6 km più a sud si arriva a Poreta, frazione di Spoleto, dove fare la conoscenza del Borgo della Marmotta, “farm resort” con ristorante, spa, sala yoga, parco con piscina. Alle degustazioni di olio si affiancano cooking class e caccia al tartufo.
Il viaggio nell'Umbria dell'Olio prosegue per entrare nella provincia di Terni; ad Arrone, vicinissimi alla Cascata delle Marmore, il Frantoio Oleario Bartolini Emilio, la cui attività di famiglia è attiva dal 1850. A Stroncone la famiglia Malvetani mostra, all'interno della propria azienda agricola con moderno frantoio, un piccolo angolo museo con le vecchie macine in pietra, l’antica pressa e orci in terracotta. A San Liberato di Narni si incontra la tenuta Podernovo, che si estende per circa 400 ettari fra uliveti, vigneti, alberi secolari. L'azienda produce olio, vino, spumante, passito, carni Chianine e di Cinta Senese. Nella vicina Amelia l'Oliveto di Geltrude Contessa permette agli ospiti di partecipare alle attività agricole e alle degustazioni di olio, mentre la prima colazione dell'agriturismo Villa San Valentino include l'olio evo e le confetture dell'azienda, pane con farine di grani antichi, salumi e formaggi locali. Viaggiando verso il Parco fluviale del Tevere si giunge a Guardea; in un'antica fattoria è stato ricavato il Casale Prato delle Coccinelle, la cui piscina si affaccia sull’uliveto da cui si produce l’olio evo di proprietà. Gli ospiti possono partecipare alla raccolta delle olive e del mirto, che cresce nel giardino assieme alla lavanda, alle rose e alle erbe aromatiche, con cui si prepara il liquore della casa. È invece a due passi dalle rive del lago di Corbara che si trova l'agriturismo Tenuta di Corbara, con piscina esterna, un ristorante che propone i piatti della cucina tipica umbra, corsi di cucina, visite guidate in cantina, maneggio e un punto vendita in cui è possibile acquistare i prodotti dell’azienda. E se al confine con il Lazio, a Castel Viscardo, l'agriturismo Castelluccio apre le visite e le degustazioni in due frantoi, nel borgo di Poggio Aquilone la Fattoria Aquilone ospita negli appartamenti ricavati dal cassero del castello medievale; qui vengono organizzate visite guidate e degustazioni dei prodotti biologici dell’azienda agraria, fra cui olio, pasta, legumi, cereali, carni e farine.
Dalla natura che impreziosisce il Monte Peglia e la Selva di Meana, area che due anni fa ha ottenuto il riconoscimento di Riserva della biosfera nell'ambito del Man and the Biosphere Programme dell'Unesco, ci spostiamo verso i Monti Martani. Prima sosta, Fratta Todina, nella Tenuta Conti Faina, residenza d'epoca ricavata da un'abbazia benedettina dell'XI secolo; nella cantina storica prendono forma i percorsi a base di olio e vino della casa. A Doglio, frazione di Monte Castello di Vibio, un borgo secentesco è circondato da una vallata che ospita quasi 7mila ulivi, quelli del Podere Le Corone.
Si arriva alle campagne di Todi. A Chioano Roccafiore, resort della famiglia Baccarelli, ospita in un percorso di gusto impreziosito anche dai vini della casa. Charme e territorio convivono in grande armonia anche nel Relais Todini, in frazione Collevalenza, stesso frammento di territorio sul quale prende forma il Frantoio La Casella di Paolo Scassini, azienda agraria di circa 20 ettari coltivati a uliveto. Siamo così a una manciata di chilometri da Massa Martana, dove l'agriturismo La Solfarola apre le porte di un ristorante nel quale si preparano i piatti tipici della cucina umbra a base di prodotti provenienti dall'azienda agraria di proprietà, fra cui carni, salumi e, appunto, olio. E allora rotta verso Giano dell'Umbria per conoscere la Tenuta San Felice, che durante il periodo della raccolta delle olive permette di seguire le attività del frantoio e degustare a colazione l’olio novello sul pane, o Moretti Omero, in frazione San Sabino, e poi verso Gualdo Cattaneo, tra i casali e gli uliveti dell'agriturismo Clerici o per fare la conoscenza dell'azienda agraria Bacci Noemio, nata nel 1947, oggi alla quarta generazione, una delle prime aziende ad aver adottato metodi di coltivazione biologica certificata. Deviazione verso Montefalco, patria del vino Sagrantino; e proprio alle vigne affiancano la produzione di olio i marchi Arnaldo Caprai e Antonelli San Marco.
Ancora 10 minuti di viaggio, fino a Bevagna: tra i casali e le coltivazioni de La Fonte gli ospiti possono partecipare alla raccolta delle olive, dell’uva e dello zafferano, mentre gli ulivi dell'agriturismo Valle Tamantina condividono il paesaggio con pini, querce, campi coltivati e sentieri, fra cui è possibile avventurarsi anche in mountain bike. In località Torre del Colle si trova poi l'azienda agricola Casa Gola, con un uliveto di circa 5 ettari. Qui, nel rispetto di criteri di agricoltura biologica, le cultivar sono quelle tipiche del territorio. La strada provinciale 403 conduce a Passaggio di Bettona; l'insegna del Poggio degli Olivi suggerisce quale sia il cuore delle attività nella tenuta che sorge intorno al relais in pietra. Nel periodo della molitura è possibile assistere alle fasi della lavorazione nel frantoio in loco, mentre durante l'anno è sempre possibile partecipare alle degustazioni di olio. Ancora a Bettona, l'agriturismo Il Cerreto permette di gustare i prodotti dell'azienda agricola della famiglia Frascarelli. A poco più di 7 km, Torgiano, dove sorge il Museo dell'olio e dell'olivo della Fondazione Lungarotti e nascono le produzioni olearie e vinicole dell'azienda fondata negli anni '60 da Giorgio Lungarotti. Sempre a Torgiano, il frantoio dell'agriturismo La Montagnola. Nella frazione di Brufa ecco invece Poggio alle Vigne, con vigneti e oliveti che si alternano come in un preciso disegno architettonico a realizzare un panorama mozzafiato.
Siamo ormai alle porte di Perugia; in località Cenerente Borgo Colognola è la base ideale per le passeggiate guidate al Parco naturale del Monte Tezio, mentre a Solfagnano Le Torri di Bagnara Castles è una azienda agricola di 590 ettari costellata di ulivi, al cui interno sorge il Castello di Pieve San Quirico, splendida dimora storica risalente all'XI secolo. In via San Girolamo ha infine la sua sede il Frantoio Giovanni Batta, realtà con quasi un secolo di storia alle spalle. A ovest del capoluogo si apre l'area del lago Trasimeno. Villa, frazione di Magione ospita gli spazi di Pucciarella, villa padronale risalente al 1717 circondata da vigneti e oliveti, e dotata di torre ornamentale a ricordare nelle fattezze un castello. A Montecolognola invece Casa Mia di Centumbrie permette di visitare un frantoio impreziosito da un molino a pietra naturale. E se a Panicale il Rastrello Boutique Hotel propone originali cocktail a base di olio evo, a Paciano sono gli uliveti dell'agriturismo Il Fontanaro ad arricchire la permanenza sul territorio. Ultime tappe sempre a ridosso dello specchio d'acqua. A Castiglione del Lago la piscina di Poggio Santa Maria affaccia su un panorama mozzafiato, mentre a Tuoro sul Trasimeno la piscina, il forno a legna e l'area barbecue abitano lo spazio fra la vigna e l'oliveto dell'agriturismo Montemelino, mentre l'agriturismo Annibale è una struttura intrisa di vita agricola vera, con animali da cortile che razzolano in giardino.
La Guida Olio d'Italia – Umbria sarà disponibile dal 14 dicembre 2020 in edicola, libreria e online su Amazon, Ibs e nello store dedicato.Original Article
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