La Serie D continua a far parlare di sé, purtroppo in negativo. È un'Odissea continua quella che da marzo a oggi la Lega Nazionale Dilettanti sta vivendo. Prima la sospensione della stagione 2019-2020 per l'incapacità di portarla a termine, poi il controverso protocollo anti-Covid che avrebbe dovuto garantire il regolare decorso del torneo 2020-2021 e che invece – oltre a essere stato riscritto (malamente) più volte – sta di fatto bloccando i campionati, mettendo in difficoltà economica le 166 società e facendo fare, infine, una figura barbina alla categoria. Cosa di cui il presidente Cosimo Sibilia, però, sembra non curarsi troppo, per non dire affatto.
Peraltro, lo stesso numero uno della Serie D è finito al centro di un'imbarazzante questione, arrivata anche all'attenzione dell'Autorità nazionale anticorruzione. Il Codacons, infatti, ha presentato un esposto all'Anac per l'incompatibilità di Sibilia a ricoprire contemporaneamente sia la carica di parlamentare (è infatti deputato) sia quella, appunto, di presidente di Lega.
Ora un'altra spinosa questione. Con una mossa tanto inaspettata quanto clamorosa, nella tarda serata di ieri si sono dimessi sette consiglieri (su un totale di quattordici) del Comitato Regionale della Lombardia, facendo così decadere tutto il consiglio direttivo. Il risultato degli addii di Arioli, Silini, Teti, Bignotti, Loschi, Maino e Santagostino? Il commissariamento, di fatto, della Serie D lombarda.
Come ben sottolineato dal direttore di Sprint&Sport Claudio Verretto, la mossa è tutta politica e tutta a vantaggio di Sibilia: i sette consiglieri, con le loro dimissioni, tolgono la regione dalla contesa elettorale, consegnandola nelle mani di Sibilia; spetterà dunque al presidente della Serie D nominare un commissario che avrà il compito di guidare il calcio dilettantistico lombardo verso la ripresa e possibilmente la normalità. Ma se queste sono le premesse, auguri…
E le novità per la D non sono finite qui. Dicevamo prima del Codacons e dell'Anac: ecco, l'associazione – tornando sul problema della incompatibilità e illegalità di posizioni in conflitto di interessi nel mondo del calcio – ha presentato un nuovo esposto all'Anticorruzione. Questa volta non su Sibilia, ma sulle assunzioni di "figli di" nella Lnd.
Nell'atto in questione, infatti, si fa riferimento a un esposto anonimo ricevuto dall'associazione, nel quale si denunciano le spese sostenute dalla Lega Nazionale Dilettanti per affitti di immobili, cene al ristorante, pernottamenti dei propri vertici alcune anomale assunzioni presso la Serie D, che riguarderebbero figli di presidenti di comitati regionali entrati con vario ruolo negli organici, in modo diretto e senza concorso. Il Codacons – si legge – "chiede all'Anac di verificare se quanto denunciato nella lettera circa presunte assunzioni da parte di enti pubblici di figli dei dirigenti, senza concorso, corrisponda al vero e, in tal caso, avviare una formale istruttoria".
Commenti recenti