"Confidiamo di sbloccare i fondi nelle prossime ore". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, prima di entrare nella sala del Consiglio europeo a Bruxelles, vertice che oggi e domani affronterà il tema della riforma del Mes e del Recovery Fund. "Siamo in dirittura finale, confidiamo di poter superare il veto di Polonia e Ungheria sul Recovery – ha spiegato Conte – ci sono segnali di avvicinamento nelle ultime ore, è importante sbloccare i 209 miliardi che servono all'Italia e confidiamo di farlo in queste ore".
Next Generation Eu, la Ue trova l'accordo che supera il veto di Polonia e Ungheria
dal nostro corrispondente
Alberto D’Argenio
Proprio sul tema del Recovery ieri è andato in scena al Senato un acceso scontro con il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, profondamente contrario alla creazione di una task force per l'attuazione del Recovery plan, il piano attraverso il quale saranno investiti i fondi europei necessari al rilancio dell'Italia dopo la crisi provocata dalla pandemia del coronavirus.
Su Recovery e cabina Renzi non cede. E Conte rinvia tutto
di
Tommaso Ciriaco
Il premier ha poi affrontato l'argomento della riforma del Mes, al centro del suo intervento di ieri alla Camera e al Senato. Una modifica del trattato del fondo Salva-Stati (approvata dal Parlamento) che ha suscitato polemiche e divisioni all'interno dei 5 stelle (con una fronda dei dissidenti che in Aula ha votato contro). Il passaggio di ieri, ha detto Conte, "ha sancito la coesione delle forze parlamentari, dà un chiaro mandato all'Italia per partecipare al consiglio Ue per completare la riforma del Mes, ma soprattutto per poter giocare un ruolo da protagonista per la nuova stagione che si annuncia in Europa con la conferenza sul futuro dell'Ue. L'Italia – ha concluso il premier – potrà esprimere l'energia rinnovatrice contribuire a rinnovare le istituzioni Ue e dare nuova linfa".
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