Papa Francesco ha optato per celebrare la Messa di Natale alle 19.30. La ratio della scelta è semplice: il coprifuoco scatta alle 22.
Non sarebbe stato possibile, quindi, prevedere la partecipazione di terze persone in caso di orario tradizionale. Nel momento in cui scriviamo, manca ancora l'ufficialità del caso ma è abbastanza certo che Jorge Mario Bergoglio abbia preferito così. Attenzione tuttavia ai colpi di scena, com'è già avvenuto nel caso della cerimonia dell'Immacolata concezione: stando a quanto era filtrato, Bergoglio non si sarebbe dovuto recare a piazza di Spagna per il deposito della corona dei fiori, ma il pontefice argentino ha stupito tutti, presentandosi di mattina presto ed evitando così assembramenti di persone attorno all'evento.
Stando a quanto ripercorso da IlMessaggero, comunque sia, la Messa di Natale verrà anticipata di qualche ora. Tutto questo avviene anche in seguito alle polemiche che la questione ha suscitato nel Belpaese. Dopo le dichiarazioni del ministro Francesco Boccia, che aveva preso posizione sulla non problematicità di modificare l'orario di nascita di Gesù per via delle condizioni straordinarie, alcuni sacerdoti si erano ribellati alle dichiarazioni del componente dell'esecutivo giallorosso. In qualche caso, qualche consacrato ha addirittura comunicato di non essere disposto a modificare l'orario della celebrazione natalizia. Chi deve decidere in questi casi? Questa è la domanda circolata in queste settimane, che come sappiamo sono interessate dalle misure di distanziamento e dalle altre prescrizioni messe in campo per via della pandemia. Nessuno, nella Chiesa cattolica, può scavalcare la volontà e le indicazioni del vescovo di Roma. E il Papa, in questa straordinaria circostanza, ha deciso di celebrare la funzione religiosa per l'ora indicata.
La tradizione e solo quella, del resto prevedeva che la Messa di Natale venisse svolta tra il 24 ed il 25 dicembre. Una consuetudine che la pandemia è riuscita a modificare. In linea di massima, la funzione a piazza San Pietro iniziava in realtà alle 21.00. Bergoglio celebrerà dunque un'ora e mezza prima. Sono i fedeli che, sulla base della prassi delle singole parrocchie, erano invece abituati alla Messa di mezzanotte. Quella che, con ogni probabilità, non si terrà. Pare inoltre che in Vaticano abbiano predisposto tutto affinché alla Messa di papa Francesco presenzino in pochissimi. Un'altra indicazione di come ci si dovrebbe comportare.
Se una parte di Chiesa cattolica ha palesato perplessità sulle disposizioni e sulle limitazioni governative in materia di celebrazione del culto (vale per Natale come per tutto questo periodo interessato dalla lotta al nuovo coronavirus), c'è da dire che una larga parte di ecclesiastici ha invece rivendicato la necessità di mettere in secondo piano la polemica sugli orari, in relazione alle priorità dettate dalla situazione sanitaria, che è drammatica e che quindi deve essere sempre tenuta in considerazione quando si tratta di ragionare di assembramenti. La Conferenza episcopale italiana, nel corso di queste settimane, ha avuto modo di dialogare con il governo. E già da qualche giorno la sensazione che circolava riguardava appunto un'anticipazione della Messa natalizia. Le parrocchie dovrebbero peraltro organizzarsi per consentire la celebrazione di più funzioni nel corso della giornata, in modo da consentire ai tanti fedeli di soddisfare le loro esigenze spirituali.
Dalla Santa Sede intanto – come riportato dall'Adnkronos – hanno fatto sapere che "la partecipazione alle celebrazioni sarà molto limitata, con fedeli individuati secondo le modalità usate nei mesi scorsi, nel rispetto delle misure di protezione previste e salvo variazioni dovute alla situazione sanitaria". Niente folla in piazza e nella Basilica di San Pietro, quindi, com'era largamente pronosticabile.
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