MILANO – Airbnb dribbla la pandemia anche in Borsa e debutta con il botto a Wall Street. La società ha venduto 51 milioni di azioni a 68 dollari l’una, ben più dei 44-50 dollari previsti solo poche settimane fa. E ai primi prezzi indicativi di oggi sul Nasdaq le quotazioni sono schizzate immediatamente a 153 dollari, con un balzo del 125% pari a una valutazione del più grande affittacamere del pianeta di oltre 100 miliardi. Il boom di Airbnb conferma l’ottimo momento per i collocamenti azionari negli Usa: il gruppo di consegne di cibo a domicilio Doordash ha festeggiato ieri l'inizio degli scambi con un + 80%
Lo sbarco scoppiettante sul listino americano segna il clamoroso rilancio della piattaforma turistica dopo il colpo da ko del Covid. Ad aprile scorso le prenotazioni su Airbnb erano in calo del 72% e la società era stata costretta a chiedere un’iniezione di capitali ad alcuni grandi fondi che l’hanno valutata in quell’occasione “solo” 18 miliardi. Il vento però è girato molto rapidamente: il management ha tagliato i costi bloccando tutte le iniziative di marketing e licenziando circa un quarto del personale. La strategia è stata rivista focalizzando il business sulla domanda di appartamenti non lontani dalle grandi città, ricercatissimi da chi può fare smart working in mezzo al verde. E la scelta ha pagato. Nel terzo trimestre Airbnb è tornata in utile per 219 milioni di dollari (nel 2019 ne ha persi 674) e a settembre le notti vendute erano “solo” il 23% meno dell’anno scorso. "Sono senza parole per il valore che di attribuisce Wall Street – ha detto l'amministratore delegato Brian Cheski – solo sei mesi eravamo valutati 30 dollari ad azione!".
Il modello Airbnb, cresciuto dai 72 milioni di notte prenotate del 2015 ai 326 del 2019, è ovviamente esposto a molti rischi per gli investitori. La società non ha mai chiuso i conti in attivo e diversi paesi e città stanno mettendo in discussione la formula degli affitti a breve che ha finito per stravolgere la realtà urbana di molti centri storici. Wall Street sembra però convinta che il semi-monopolio conquistato dalla piattaforma consoliderà sempre di più il suo dominio del mercato turistico, come successo per Amazon & C.
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