Nel week end del ritorno al gol di Pietro Pellegri con il Monaco si prende la scena Matteo Piccardo, genovese, vent’anni lo scorso 28 febbraio.
Considerato da sempre un jolly per l’ecletticità in campo, lo si rivela anche per mister Luciano De Paola a Carrara.
Segna due reti in sei minuti dopo il suo ingresso al 35’ della ripresa e firma il 2- 1 in trasferta della Pergolettese nel girone A di serie C.
Una gioia che condivide con Antonio Candela, passato da Pegli ed ancora di proprietà del Grifone.
Pietro e Paolo sembrano due calciatori protagonisti in mondi lontani, in realtà sono la conferma di un lavoro straordinario del settore giovanile rossoblù, che è stato capace di portare sei ragazzi in nazionale in tredici anni, ma soprattutto 149 al professionismo, ovvero distribuiti dalla serie A alla C.
Dieci, compresi Pellegri e Piccardo, facevano parte del gruppo dei ragazzi che nel 2015 si laurearono vicecampioni del mondo, senza perdere una partita nei tempi regolamentari e supplementari, alla Manchester United Premier Cup, centrando così il miglior piazzamento di una squadra italiana dall’istituzione della prestigiosa manifestazione nel 1993.
Piccardo, ragazzo di San Fruttuoso, dopo gli inizi con il Bogliasco d’Albertis, è arrivato ad otto anni nella Cantera.
La scorsa estate ha concluso il suo percorso a livello giovanile e ha firmato un biennale con la Pergocrema.
È un laterale, capace di giocare a quattro ed a cinque, su entrambe le fasce.
Si caratterizza per frequenza di passo e rapidità nel breve.
Domenica ha, però, esagerato, ha prima approfittato di una ripartenza fulminea di Morello e poi ha capitalizzato un’incertezza di Agyei.
Un’impresa storica per centrare le sue prime reti da professionista.
Nel settore giovanile del Genoa c’è suo fratello Samuele, attaccante dell’Under 18 guidata da Gennaro Ruotolo.
Nel suo curriculum anche esperienze con l’Italia a livello giovanile.
Con l’U18 ha partecipato ai Giochi del Mediterraneo del 2018.
Nella scorsa stagione ha collezionato 19 presenze tra campionato e Coppa Italia, producendo 3 assist. Matteo è considerato il classico “ ragazzo d’oro”, che incarna i principi di responsabilità ed appartenenza, che caratterizzano il lungo ciclo del gruppo di lavoro coordinato dal responsabile Michele Sbravati, da diciassette anni in rossoblù e nel settore giovanile dopo i primi tre anni nell’attività di base.
Pellegri e Piccardo sono due dei 49 liguri portati al professionismo, 39 partiti dall’attività di base, un dato strabiliante, considerando che le strutture utilizzate non possono essere paragonate con quelle di realtà di riferimento del settore, come ad esempio l’Atalanta.
Un miracolo alla ligure, con pochi soldi e tanto lavoro.Original Article
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