"Fate un sacrificio: rimanete dove siete". È l'invito che il governatore Michele Emiliano ha rivolto nei giorni scorsi ai pugliesi fuori sede, nel corso di una trasmissione televisiva. Obiettivo: limitare il più possibile quello che lo stesso presidente della Regione ha definito come "esodo di massa".
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Ovvero il rientro a casa in occasione del Natale che da queste parti potrebbe far accelerare l'epidemia e mandare in tilt il sistema sanitario già provato dalla seconda ondata. "L'esodo di massa va evitato perché, senza adeguate cautele e andando a convivere immediatamente, si può determinare l'accensione di molti focolai", ha spiegato Emiliano. Il riferimento è alle stime annunciate dall'assessore alla Salute, Pier Luigi Lopalco, quei 30 mila pugliesi emigrati nelle regioni del Centronord o all'estero e pronti a invertire la rotta per Natale.
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Dunque, dopo l'ostentata sicurezza e l'invito a "venire in Puglia" della scorsa estate, è la volta del 'fermi tutti'. "Se è possibile, fate questo sacrificio rimanendo dove si sta normalmente: potrebbe essere una cautela in più per parenti e amici, per le persone anziane e per la propria regione. Anche se mi rendo conto che è dura". Sono parole del governatore. Che poi ha ricordato le misure varate nella notte fra il 7 e l'8 marzo scorso: "Fui costretto a fare un'ordinanza di quarantena obbligatoria: è stato il primo esempio di questo tipo e abbiamo evitato 200 focolai in Puglia, che in gran parte venivano dalla Lombardia. Adesso – è stato il ragionamento di Emiliano possono venire da qualunque regione, perché tutte le regioni sono nella stessa condizione".
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