MILANO – Epilogo amaro a San Siro, l’Inter è fuori non solo dalla Champions, ma anche dall’Europa League. Niente miracolo per i nerazzurri nonostante da Madrid il Real avesse fatto il suo allontanando già nel primo tempo il tanto temuto “biscotto” col Borussia Monchengladbach. Al Meazza finisce 0-0 tra la squadra di Conte e uno Shakhtar Donetsk che ha giocato per il pareggio, “accontentandosi” del terzo posto. Handanovic e compagni chiudono il gruppo B in quarta e ultima posizione e per il terzo anno di fila restano fuori dalle migliori 16 squadre d’Europa.
Emergenza a centrocampo per Conte risolta poi dal recupero record di Barella che spedisce, ancora una volta, il triste Eriksen in panchina. Avrebbe dovuto essere la gara del riscatto del danese, almeno stando a quelle che erano le premesse della vigilia, ma con la presenza in extremis dell’ex Cagliari il tecnico non ha avuto dubbi. Skriniar, De Vrij e Bastoni in difesa, a centrocampo maglia da titolare per Gagliardini e Brozovic, sugli esterni Hakimi e Young, in attacco Lukaku e Lautaro Martinez che questa sera festeggia le 100 presenze in nerazzurro.
Parte forte la squadra di Conte che dopo appena 7′ spaventa subito gli ucraini con una traversa colpita da Lautaro Martinez su assist laterale di Barella. L’argentino ci riprova qualche minuto più tardi dal limite, ma la palla termine alta. Gli ospiti si limitano a gestire il pareggio nonostante da Madrid non arrivino buone notizie (2-0 Merengues, ndr) in chiave qualificazione e il Toro prova a far loro male nel finale di tempo con un colpo di testa centrale su cross laterale di Lukaku, Trubin blocca. Poco prima dell’intervallo parata plastica, ma non semplicissima, di Handanovic su un tiro da fuori di Dodo.
Nella ripresa ci si aspetta una reazione più prepotente da parte dell’Inter, ma la squadra di Conte continua sullo stesso andazzo del primo tempo, al resto ci pensa Trubin. L’estremo difensore ucraino al 50′ scalda i guanti su un colpo di testa centrale di Lukaku, 3′ più tardi, però, si supera andando a deviare in angolo un pallone colpito di testa ancora dal belga e destinato sotto il sette. Al 63′ l’unica azione degna di nota degli ospiti in contropiede con Tetè: il sinistro del brasiliano viene deviato da un ottimo Handanovic. Il tempo scorre, Conte prova a gettare nella mischia Perisic, Sanchez e, a 7′ dalla fine, Eriksen. Il cileno è pericoloso due volte di testa: nella prima occasione manda la palla alta, nella seconda trova l’involontario salvataggio davanti alla porta di Lukaku. In pieno recupero ancora Trubin protagonista su un sinistro violento, ma centrale, del danese. A nulla servono 8′ di recupero, l’Inter esce dal campo a testa bassa. Conte è già sulla graticola.
INTER-SHAKHTAR DONETSK 0-0
INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni (dal 40? st D’Ambrosio); Hakimi (dal 40? st Darmian), Gagliardini (dal 30? st Sanchez), Brozovic, Barella, Young (dal 23? st Perisic); Lukaku, Lautaro (dal 40? st Eriksen). A disposizione: Radu, Stankovic, Ranocchia, Kolarov, Sensi. Allenatore: Conte.
SHAKHTAR DONETSK (4-3-3): Trubin; Dodò, Bondar, Vitao (dal 36? pt Khocholava), Matviyenko; Kovalenko, Stepanenko, Maycon; Tete (dal 20? st Solomon), Marlos (dal 20? st Alan Patrick), Taison (dal 41? st Dentinho). A disposizione: Pyatov, Shevchenko, Bolbat, Marquinhos, Sudakov, Marcos Antonio, V’yunnyk. Allenatore: Castro.
ARBITRO: Vincic (Slovenia)
NOTE: Ammonizioni: Vitao, Gagliardini, Hakimi, Brozovic, Conte, Castro, Trubin, Recupero: 1′, 8′.Original Article
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