"Confermata al 100% la rissa il prossimo sabato". È uno dei messaggi scritti poco prima delle 23.30 di ieri sera da un ragazzino nella chat Telegram aperta ad hoc dopo la maxi-scazzottata del 5 dicembre scorso, quando centinaia di adolescenti si erano dati appuntamento sulla terrazza di Villa Borghese per assistere alla discussione tra due 14enni. Ma se sabato scorso le "armi" sono stati pugni e calci, adesso si parla di pistole e "lame", cioè di coltelli. Lo si legge, ancora, in un messaggio nella chat di Telegram. "Compro 'a lama mejo pe' accortellà a S.". Tradotto: "Compro un coltello migliore per accoltellare S.".
Roma, rissa al Pincio: "L'amico mio ne ha messo a nanna uno, io ne ho sbracati tre". Il racconto shock dei baby picchiatori
di
Valentina Lupia
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Luca Monaco
Frasi che, dette (o, meglio, scritte) da adolescenti, spaventano. Due giorni fa, in un video esclusivo pubblicato da Repubblica, il ragazzo vestito di rosso che sabato pomeriggio aveva dato il via alla maxi-rissa cominciando a dare pugni nella folla, ha risposto sui social al rivale che poi, sempre sabato, lo aveva a sua volta picchiato nell'androne della metropolitana. "Mo me devi sparà, mo faccio un macello, tu non sai chi sono io", gli aveva detto il giovane vestito di nero. "Ci vediamo a Ponte di Nona", gli aveva risposto in metro I., il giovane con la tuta rossa. Il mimo della pistola e dello sparo era arrivato due giorni dopo durante una video-diretta su Instagram: "La vendetta ce sta sempre. Certo che ce vado a Ponte di Nona, mo c’annamo, mo se mettemo d’accordo. Aspetta che…» e, appunto, aveva mimato il gesto di una pistola, di uno sparo.
Rissa al Pincio, il giovane protagonista parla di vendetta e mima il gesto della pistola in diretta su Instagram
A maggior ragione, sabato la zona sarà monitorata con attenzione dalle forze dell'ordine, che, intanto, continuano a visionare video e immagini per tentare di risalire a coloro che hanno partecipato e fomentato la maxi-rissa. Le forze dell'ordine, intanto, hanno già identificato un 14enne di Cinecittà che sabato scorso ha riportato una frattura al setto nasale giudicata guaribile in 30 giorni. L'adolescente ferito sarebbe stato protagonista di una precedente lite nel suo quartiere, contro due coetanei.
Maxi rissa al Pincio, uno dei ragazzini riappare su Instagram: la vendetta? "Certo che c'annamo a Ponte di Nona". E mima il gesto di uno sparo
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Valentina Lupia
E nella notte sui social si è diffusa un'altra "voce": J. una delle due 14enni coinvolte, che aveva detto di non essersi presentata "per gravi motivi familiari", quel sabato pomeriggio l'avrebbe trascorso a casa col fidanzatino. E ora l'orda di ragazzini ormai catturati dalla vicenda chiedono chiarezza: e, cioè, che lei compaia in una video-diretta sui social per dire la sua o che si presenti al Pincio per "pareggiare i conti" con V., l'altra giovane coinvolta. Chiudendo un cerchio che si era aperto proprio con la notizia, rimbalzata di chat in chat e di profilo in profilo, della loro discussione. Quella che, già, sabato scorso aveva attirato al Pincio centinaia di adolescenti provenienti per lo più dalle periferie romane.
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