E' arrivato negli hangar dell'Emirates il nuovo A6-EVL, l'Airbus A380 numero 116 di Emirates e il primo dei tre aeromobili che, nel 2020, arricchiranno la flotta del vettore. La consegna di questi ultimi A380 è prevista entro la fine del mese e uno dei due aerei sarà allestito con la nuova Premium Economy Class. Il nuovo arrivato è invece atterrato a Dubai sabato, dopo aver percorso la tratta alimentato da una miscela di carburante composta dal classico jet-fuel e da un carburante sostenibile (Saf). Si tratta della prima volta in cui questa miscela sostenibile viene utilizzata per alimentare un A380. Questo biocarburante viene prodotto in Finlandia ed è ottenuto dalla lavorazione di olio da cucina esausto.
"La sostenibilità rimane un tema importantissimo per Emirates – ha detto Sir Tim Clark, presidente di Emirates Airline – Seguiamo da vicino l'evoluzione che sta caratterizzando la produzione di carburanti sostenibili per il settore dell'aviazione, attendendo con trepidazione e fiducia il momento nel quale questi verranno prodotti su larga scala e a costi competitivi."
A riguardo, Emirates continua a supportare le iniziative che contribuiscono allo sviluppo dell'industria dei carburanti Saf e dei biocarburanti in generale. La compagnia aerea fa parte del comitato direttivo del Clean Skies for Tomorrow, istituita dal World Economic Forum per promuovere lo sviluppo di Saf. Emirates ha anche sostenuto una serie di webinar svoltisi presso l'Università di Khalifa, relativi al futuro dei Saf. Infine, un terzo degli autobus per il trasporto degli equipaggi Emirates a Dubai, sono attualmente alimentati da biocarburanti.
Emirates sta proseguendo il proprio percorso virtuoso volto alla riduzione delle emissioni. Oltre ad avvalersi di una moderna flotta di aerei (con età media di 6,5 anni) che garantiscono ridotti consumi di carburante, la Compagnia aerea adotta anche altri accorgimenti come, ad esempio, l'utilizzo di rotte flessibili che consentono di utilizzare il piano di volo più efficiente possibile.
La compagnia aerea si avvale anche di un importante sistema di monitoraggio dei carburanti. Ad esempio, a terra si utilizzano unità di potenza che consumano meno energia oppure, in fase di rullaggio dopo l'avvenuto atterraggio, si spegne uno dei due motori degli aerei. Altre pratiche prevedono la spinta inversa al minimo dei motori (sempre in fase di atterraggio), o il miglioramento dell'efficienza di carico e della gestione del peso dell'aeromobile.
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