Sarà l’anno delle donne, della cultura e della scienza in prima linea. L’anno in cui l’Italia dovrà rialzarsi e finalmente ripartire, iniziando magari con il ripensare proprio quegli spazi essenziali che più sono stati trasfigurati dal diffondersi dell’epidemia, le sue grandi città: con un occhio rivolto alle realtà locali e l’altro fisso sul resto del mondo, a cominciare dalla nuova America di Biden. Ma come sarà davvero questo 2021 che ci aspetta? Se lo chiede il nuovo festival di Repubblica, “L’anno che verrà”, cinque giorni di incontri e interviste che verranno trasmessi online sul nostro sito, a partire dalle 17. Con scrittori, economisti, musicisti, scienziati, sindaci ed esperti delle diverse discipline che verranno, di volta in volta, messe sotto la nostra lente di ingrandimento. E ai quali è stata rivolta come prima domanda proprio questa: come sarà il 2021? Cosa dovremo aspettarci?
Il festival, a cura di Gregorio Botta e Silvia Barbagallo, parte il 10 dicembre con la presentazione della donna dell’anno secondo D di Repubblica. Valeria Palermi intervisterà la protagonista femminile che più ha lasciato un segno nel 2020, la più votata tra le 50 italiane eccellenti che erano state selezionate lo scorso ottobre dal nostro settimanale femminile, alla quale sarà dedicata anche la copertina di D del 12 dicembre. Con lei (di cui per ora non sveleremo il nome), saranno intervistate altre tre donne che in questi mesi si sono distinte. Come Alessandra Smerilli, 43 anni, la suora economista, consigliera dello Stato Vaticano, che nel suo ultimo libro immagina un futuro più rispettoso dell’ambiente e più femminile. E nell’anno in cui è mancata l’altra grande religiosa divulgatrice, Suor Germana, in un ideale passaggio di testimone, Suor Smerilli è in un comitato del ministero per le Pari opportunità per elaborare proposte di ripartenza. Ma c’è anche Alessia Bonari, l’infermiera milanese di 23 anni che dal 9 marzo è diventata un simbolo. Da quando a fine turno, nel reparto Covid in cui lavora, si è scattata un selfie con il volto segnato da ore di mascherina e occhiali indossati per evitare il contagio. Su Instagram ha raccontato i turni massacranti in ospedale ed è stata ospitata all’ultimo Festival di Venezia in rappresentanza di tutti i medici, infermieri e operatori sanitari che hanno dato la loro vita, dove ha ricevuto il premio come “personaggio dell’anno”.
Non solo. Un’altra protagonista della giornata dedicata a una delle questioni più importanti da affrontare nell’immediato futuro, e cioè quella femminile, è la scrittrice turca Ece Temelkuran, autrice del discusso saggio Come sfasciare un paese in sette mosse, pubblicato in Italia da Bollati Boringhieri, che sarà intervistata da Francesca Caferri.
Sono quattro poi gli altri grandi temi intorno a cui ruoterà il festival, seguendo un format già ampiamente sperimentato con successo negli anni con la Repubblica delle Idee e cioè ampie interviste ai grandi protagonisti della società. Con un’unica differenza: che gli incontri, a causa del distanziamento imposto dal Covid, non avranno pubblico e avverranno esclusivamente online. Dove però resteranno in un palinsesto ideale, per essere fruiti dal pubblico, disponibili per più giorni. Ed è Riccardo Muti, intervistato dal direttore di Repubblica Maurizio Molinari l’11 dicembre, a raccontarci il sentimento del Paese, sicuro che quando finalmente tornerà a dirigere dal vivo anche l’interpretazione delle opere classiche cambierà. Perché il dolore si riverbera sempre nella musica. L’altro intervistato del giorno è Carlo Cottarelli che, in dialogo con Francesco Manacorda, fa i conti con il futuro che ci attende.
Dall’Italia lo sguardo si apre sul mondo, né poteva essere altrimenti in un momento in cui si inaugura per l’America una nuova stagione con la presidenza Biden. Ce ne parla lo scrittore Nathan Englander, cresciuto a New York con una parentesi in Israele, nell’intervista di Maurizio Molinari. E di metropoli che cambiano, Milano come Parigi, discutono la sindaca parigina Anne Hidalgo e il milanese Giuseppe Sala, in un dialogo con Anais Ginori: le città e i loro spazi sono stati messi a dura prova dal Covid, la scorsa primavera come in questi ultimi giorni, ed è quanto mai urgente iniziare a ripensarle.
Ma il 2021 sarà anche l’anno di Dante, nel quale si celebra il 700esimo anniversario della morte, e così Massimo Popolizio ci racconta il “suo Dante”, amato e (ri)scoperto non sui libri di scuola ma “oralmente”, recitato da Vittorio Gassman. Seguendo il suo esempio, l’attore leggerà un brano dall’intramontabile Canto V dell’Inferno. Nell’anno in cui siamo stati privati dei palcoscenici reali, la tv e le sue serie hanno assunto un ruolo di supplenza come palco virtuale sempre più importante: la vicepresidente delle serie italiane di Netflix, Eleonora “Tinny” Andreatta, ci rivela perché.
Infine la scienza, che in questi mesi è stata incessantemente sotto i riflettori e ancor più lo sarà con l’arrivo – ormai prossimo si spera – dell’atteso vaccino per il coronavirus. Di spazio, di energia più pulita ma soprattutto di come curare il contagio si parlerà dunque: in quest’ultimo caso con il microbiologo di Siena Rino Rappuoli, massimo esperto di vaccini, che sta testando il farmaco anti Covid.
Ogni giorno, però, anche dalle redazioni locali di Repubblica arriveranno approfondimenti video su un evento che si realizzerà in città nel corso del 2021, in uno scambio ideale e continuo tra locale e globale a testimoniare come cambia il volto delle città. Così, per esempio, Genova racconterà del giardino della memoria, che prenderà vita sotto al nuovo ponte in ricordo delle vittime del crollo del Morandi. Mentre Firenze illustrerà il progetto degli Uffizi diffusi, che vede la fruizione di alcune opere al di fuori della Galleria e in giro per la città. Tra gli altri eventi in programma per l’anno che verrà c’è la facoltà di Medicina tra le vele di Scampia, a Napoli, o la caserma Rossani di Bari trasformata in un parco pubblico dedicato a eventi culturali; la riqualificazione del quartiere di San Lorenzo a Roma dopo l’omicidio di Desirée Mariottini, la sedicenne uccisa nell’ottobre del 2018, oppure le celebrazioni a Palermo per il centenario dalla nascita di Leonardo Sciascia, il prossimo 8 gennaio, con il regista Roberto Andò che racconta come l’incontro con il grande scrittore siciliano cambiò per sempre la sua vita.
Le interviste del festival, arricchite di altri dialoghi e altri contenuti, come gli interventi di David Quammen, autore di Spillover, o lo scrittore israeliano Yuval Noah Harari, bestsellerista con il suo Homo Deus, faranno parte di un album di 40 pagine in edicola il 2 gennaio con Repubblica.
IL PROGRAMMA
10 dicembre dalle ore 17
Maurizio Molinari presenta L’Anno che verrà
Valeria Palermi introduce la prima giornata dedicata alla Donna D dell’anno
• Intervista alla vincitrice, con Valeria Palermi
• Interviste a altre tre finaliste: Suor Smerilli, economista, con Amalia Zordan; Chiara Giamundo, Gruppo subacqueo Marina Militare, con Giovanni Ciullo;
Alessia Bonari, infermiera, con Elisabetta Muritti
• Intervista alla scrittrice turca Ece Temelkuran con Francesca Caferri
• Dialogo con Chiara Corazza, del Women’s Forum, con Valeria Palermi
11 dicembre dalle ore 17
Il 2021 dell’Italia
• Palcoscenico Italia
Intervista a Riccardo Muti con Maurizio Molinari
• I conti con il futuro
Intervista a Carlo Cottarelli con Francesco Manacorda
Come cambiano le città/1
• Genova
Il giardino della memoria
di Matteo Macor, Massimo Minella e Massimiliano Salvo.
• Torino
Sbarca il cibo del mondo
di Francesco Doglio e Mariachiara Giacosa
12 dicembre dalle ore 17
L’Europa e il mondo
• La nuova stagione americana
Intervista allo scrittore Nathan Englander con Maurizio Molinari
• Le metropoli che verranno
Dialogo tra Anne Hidalgo, sindaca di Parigi, e Giuseppe Sala, sindaco di Milano con Anais Ginori
Come cambiano le città/2
• Bari
La caserma diventa un parco culturale
di Anna Puricella
• Roma
Risanare le ferite di San Lorenzo
di Daniele Autieri e Francesco Giovannetti
13 dicembre dalle ore 17
La cultura
• Il mio Dante
Massimo Popolizio racconta e recita il V canto, con Simonetta Fiori
• Fattore Serie Tv
Intervista a Eleonora Andreatta, vice presidente serie italiane Netflix, con Silvia Fumarola
Come cambiano le città/3
• Bologna
Il cinema in piazza si accomoda in sala
di Giovanni Egidio e Valerio Lo Muzio
• Firenze
Gli Uffizi in libera uscita
di Giulio Paloscia, Giulio Schoen e Chiara Tarfano
• Palermo
Cent’anni di Leonardo Sciascia
di Giorgio Ruta
14 dicembre dalle ore 17
La scienza e la tecnologia
• La ricchezza dello spazio: Intervista all’astrofisica Marina Branchesi, con Luca Fraioli
• Curare il contagio: Intervista al microbiologo Rino Rappuoli, con Michele Bocci
• Una energia più pulita: Intervista a Francesco Starace, ad Enel, con Fabio Bogo
Come cambiano le citttà/4
• Milano
A misura di Olimpiadi
di Alessia Gallione e Antonio Nasso
• Napoli
Una facoltà tra le vele di Scampia
di Anna Laura De Rosa
A cura di Gregorio Botta e Silvia BarbagalloOriginal Article
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