Antonio Conte fa arrabbiare la Germania. Il tecnico dell'Inter al termine di Inter-Bologna, ai microfoni di Dazn, nel commentare la prestazione di Achraf Hakimi ha fatto una raffronto che non è affatto piaciuto ai tedeschi: "Il ragazzo ha 20 anni e ha giocato solo due stagioni a Dortmund, dove si gioca un calcio molto meno tattico rispetto al nostro. In questi mesi Hakimi ha dimostrato di sapere lavorare sodo e adesso ha riconosciuto la differenza tra il calcio che si gioca in Italia e quello in Germania. In Bundesliga non studiano così da vicino un avversario e non elaborano i punti deboli in modo così preciso come avviene in Serie A".
Queste parole, in Germania, sono state recepite con accezione negativa nei confronti del calcio tedesco anche perché l'ex commissario tecnico della nazionale italiana ha poi continuato: "Achraf è nella squadra giusta, con l'allenatore giusto che potrebbe permettergli di diventare uno dei giocatori migliori nel suo ruolo", questo il Conte pensiero nei confronti del suo calciatore.
Numeri importanti
Hakimi nonostante la grande esperienza è solo un classe '98 e dunque ha ampi margini di miglioramento. Il calciatore marocchino è cresciuto in Spagna nelle giovanili del Real Madrid con cui nella stagione 2017-2018 ha messo insieme 17 presenze complessive a soli 19 anni. L'esterno di spinta africano si è poi distinto proprio in Germania tra le fila del Borussia Dortmund: 73 gettoni e 12 reti complessive più un notevole numero di assist. L'Inter si ricorda bene di Hakimi dato che nella passata stagione Achraf segnò due reti ai nerazzurri nella rimonta del Borussia Dortmund sulla squadra di Conte che perse per 3-2 quella incredibile sfida che conduceva per 0-2 in terra tedesca.
Conte gongola
Hakimi è stato l'investimento più importante dell'estate nerazzurra con Marotta e Ausilio che l'hanno strappato al Real Madrid, per 40 milioni di euro, che deteneva la proprietà del cartellino. Conte ha spesso protetto e coccolato un giocatore capace finora di giocare 14 presenze complessive unite da tre gol, tutti in campionato, e 4 assist, suo punto di forza. Qualche errore di troppo come il colpo di testa nel derby o il retropassaggio che ha mandato in porta Benzema nella sfida di Champions League contro il Real Madrid non possono far cambiare il giudizio su uno degli esterni destri più forti in circolazione che unisce fisico, tecnica e velocità: caratteristiche basilari nel calcio moderno.
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