ROMA – Non è che capita tutti i giorni di entrare in un’auto luminosa. Tra berline tirate come coupé, lunotti a feritoia di carro armato e Suv dalla linea di cintura alta, salire a bordo della nuova Honda Jazz versione Crosstar dà una sensazione che è esagerato dire inedita, ma che fa piacere. La nuova Jazz dopo quattro generazioni resta un’auto di segmento B e non diventa un’astronave: ibrida nel design, più monovolume che berlina nell’architettura (anche se in teoria la prima forma non va più di moda), con un’ulteriore contaminazione stilistica verso i crossover nella versione Crosstar guidata. Cosa che per gli uffici marketing la dovrebbero rendere più appetibile su un mercato con tanta voglia di Suv: rispetto alla Jazz normale ha protezioni in plastica nella parte bassa della carrozzeria, è più lunga di 5 centimetri (per una lunghezza di 4,09 metri), più larga di 3 e soprattutto più alta di altri 3 centimetri. L’altezza fa il monaco, il resto sono chiacchiere.
Design ibrido dunque per la Jazz Crosstar, così come il suo unico cuore che vira verso il colore verde: il nuovo modello giapponese infatti arriva in Europa soltanto con un sistema full hybrid, composto da un motore elettrico da 80 chilowatt, il principale a spingere la trazione anteriore, abbinato a un quattro cilindri benzina di 1,5 da 98 cavalli che aziona un generatore per la corrente necessaria ad alimentare l’elettrico. La potenza dichiarata è di 109 cavalli, con possibilità di passare automaticamente da una modalità di guida all’altra senza quasi farlo sapere a chi sta a bordo, tanto è impercettibile: da EV Drive, con la batteria agli ioni di litio composta da 48 celle che alimenta direttamente il propulsore elettrico, a quella Hybrid Drive, con il motore endotermico ad alimentare il generatore elettrico e da qui il principale motore elettrico, fino all’Engine Drive, con il motore a benzina collegato direttamente alle ruote tramite una frizione di blocco. Dopo il Suv più grande CR-V, Honda torna così in Europa con un secondo modello full hybrid oltre che con la citycar elettrica “e”, accelerando la sua offensiva virtuosa sul Vecchio continente fatta di modelli a batteria destinati a moltiplicarsi entro il 2022.
La Jazz Crosstar ha un abitacolo con molta luce grazie a un’ampia superficie vetrata e a un parabrezza con montanti più sottili. Più luce significa anche più sicurezza, perché la visibilità è migliore per chi guida, trovandosi per altro già in posizione rialzata come accade sui veri Suv, mentre per le manovre di parcheggio può contare su una telecamera posteriore ad alta definizione. La sensazione di benessere è accresciuta dall’ottimo sfruttamento degli spazi interni in larghezza e in altezza, da sedili bene imbottiti, dalla silenziosità in marcia del sistema ibrido in cui la propulsione elettrica è prevalente e da un assetto sospensivo che privilegia il comfort. Un’auto pensata per la famiglia, vien da dire. Anche andando a vedere alcuni soluzioni che la rendono piuttosto pratica, dai tanti vani portaoggetti ai sedili posteriori che in Honda chiamano “magici”: si possono non solo reclinare o abbattere come accade ovunque, ma anche sollevare nel piano di seduta permettendo di caricare oggetti alti. Soluzione intelligente, creata dai designer d’interni giapponesi spostando il serbatoio della benzina sotto i sedili anteriori, che recupera punti a fronte di una capacità del bagagliaio non eccezionale, con i suoi 298-1205 litri dichiarati. Punteggio massimo invece per l’apertura delle portiere posteriori a 90 gradi, che chi ha bambini da sistemare sui seggiolini apprezzerà ancora di più.
La plancia della Jazz Crosstar, venduta nel solo allestimento Executive che prevede praticamente tutto di serie, ha linee moderne con un cruscotto digitale da 7 pollici e un display ampio da 9 al centro da dove governare il sistema di infotainment completo, dalle integrazioni di Apple Car Play e Android Auto cui collegare ogni tipo di smartphone, alla navigazione e all’hot spot wi-fi, fino alla attivazione dell’assistente vocale dicendo semplicemente “Ok Honda”. L’app MyHonda+ permette di restare connessi all’auto anche da remoto, nel caso facciate fatica a separvene. Più importanti sono i sistemi di sicurezza attiva che il costruttore comprende in un pacchetto denominato Sensing, migliorati grazie a una nuova telecamera grandangolare frontale: dal sistema di frenata automatico al cruise control adattivo, dal mantenimento della corsia alle informazioni sull'angolo cieco completo di sistema di monitoraggio del traffico in avvicinamento, di serie sull’allestimento Executive.
Nella guida di tutti i giorni, la Jazz Crosstar si apprezza nuovamente per la facilità di guida, con il motore a benzina che fa sentire la sua voce soltanto andando forte in autostrada o decidendo di portare la Jazz a ritmi non suoi spingendo sul pedale dell’acceleratore, invece di lasciarsi andare in modo fluido nel tran tran delle nostre strade urbane ed extraurbane. Anche il cambio non è da strapazzare, essendo a un singolo rapporto fisso a distribuire la coppia, con le parti in movimento connesse direttamente tra loro. Bene la frenata, bene per il tipo di auto la risposta dello sterzo, luci a Led sia anteriori che posteriori. E sapere che ci sono ben 10 airbag di serie illumina un altro po’.
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