(AGI) – Il 'modello Vo' Euganeo' sbarca in Sardegna assieme ad Andrea Crisanti. Il virologo è atteso nell'isola dopo le festività di fine anno per guidare lo screening di massa sull'intera popolazione annunciato dalla Regione. Un piano che prevede due milioni di test rapidi, cui seguiranno anche i tamponi molecolari, per bloccare la diffusione del coronavirus.
"Pronto a mettere a disposizione la mia esperienza"
L'Ats ha già acquistato un milione e 100 mila test antigenici rapidi orofaringei, con l'opzione di un altro milione, e ha 'arruolato' come consulente il virologo dell'università di Padova. Si punta a rendere la Sardegna 'Covid free' prima dell'inizio dell'estate. “Io posso mettere a disposizione la mia esperienza – ha spiegato Crisanti all'AGI – per portare la trasmissione in Sardegna vicino allo zero. Poi mantenerla tale dipende dalle decisioni politiche”.
Dopo i test anche i vaccini
Il virologo ha iniziato ad analizzare i dati dell'isola, rilevando che “la situazione è stabile, ma necessita di un intervento”. Lo screening di massa, che sarà attuato con postazioni sul territorio e la collaborazione delle strutture sanitarie dell'isola e dei medici militari, partirà dopo l'Epifania. Il primo step prevede l'utilizzo dei test rapidi: “Hanno circa il 70% di sensibilità, per cui se abbiamo mille positivi ci permettono di intercettarne 700”. Poi si prosegue con i tamponi molecolari per individuare anche i restanti casi. "I test rapidi – rileva il virologo – hanno il 'pregio' di alleggerire il servizio di tracciamento. Comunque, effettuare uno screening di massa non significa che il vaccino non servirà: le cose sono sinergiche”.
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