La necessità di divulgare la verità. In un mondo in cui il tema del contrasto alla fake news è sempre più incisivo, un film western ambientato nell'epoca immediatamente successiva alla guerra di secessione diventa di attualità. Il protagonista di Notizie dal mondo è Tom Hanks ed il film, di Paul Greengrass che già av
eva collaborato con Hanks in Captain Phillips – Attacco in mare aperto, racconta la storia del capitano Kidd, veterano di tre guerre, che attraversa gli Stati Uniti per raccontare alle analfabete popolazioni dell'America rurale le notizie dal mondo. Nel suo viaggio incontra Johanna, interpretata dalla giovane attrice tedesca Helena Zengel.
Johanna è una bambina di 10 anni sopravvissuta a un attacco da parte dei nativi americani che le hanno ucciso i genitori e l'hanno adottata. Kidd decide di occuparsi della restituzione della ragazzina agli zii, unici parenti in vita. I due si imbarcano dunque in un viaggio pieno di pericoli che li porterà a conoscersi e affezionarsi l'uno all'altra.
Il film, prodotto dallo stesso Tom Hanks e tratto da un romanzo del 2016 di Paulette Jiles, è la perfetta storia natalizia ma causa pandemia debutterà a Natale solo negli Stati Uniti con un'uscita "tecnica" allo scopo di rendere il film eleggibile per la stagione dei premi, Oscar in testa. La vera data di uscita sarà a gennaio, su Netflix.
Notizie dal mondo ha notevoli somiglianze con Sentieri selvaggi, il capolavoro di John Ford che vedeva protagonista John Wayne nei panni di Ethan Edwards, cowboy che tenta di salvare una giovanissima Natalie Wood dalla tribù Comanche che l'aveva adottata.
Il capitano Kidd però non ha niente a che fare con Edwards, il "buono" di quando i cattivi dei film erano ancora gli indiani. Kidd è una figura più moderna, più intellettuale, che cerca di trovare la pace dopo una vita passata in guerra e dopo aver perso la sua stessa famiglia. "Insieme a Johanna intraprenderà una strada di guarigione. Un uomo e una ragazzina entrambi con ottime ragioni per essere persi, che insieme ritrovano il cammino verso casa", dice Hanks, che ammira il capitano Kidd: "A me piace ascoltare le belle storie almeno quanto mi piace raccontarle e questa è la ragione per cui mi è piaciuto interpretare Kidd. È una persona nobile, un grande raccontatore di storie, mosso dalla necessità di divulgare la verità".
Poi sottolinea le affinità con il mondo di oggi: "Non sempre Kidd è bene accolto nei paesi che visita divulgando le sue notizie. In tempi di enormi cambiamenti la gente è incredula e spesso arrabbiata per ciò che sente. Allora come oggi il giornalismo dispensava rabbia insieme alle notizie. Il mondo era diviso dal sospetto, dalle difficoltà economiche, dai pettegolezzi e dalle false narrazioni. Il Capitano Kidd rappresenta i tanti che anche oggi tentano di ristabilire la realtà, in un mondo in cui vero e falso hanno confini sempre più confusi".
Il regista Paul Greengrass conferma: "È un film che racconta il nostro tempo. Il racconto di vicini di casa, comunità e famiglie spesso in netto conflitto fra loro. Americani che dovevano e devono decidere con chi stare e chi essere, come nazione. Ciò che succedeva allora non è diverso da cosa accade oggi". Se allora a suscitare sentimenti di sconfitta, povertà e rabbia era stata la guerra americana fra fratelli, ora il nemico è la pandemia.
Tom Hanks è stato lui stesso vittima del virus, anzi è stata la prima star mondiale a annunciare pubblicamente la malattia, contratta lo scorso marzo, insieme alla moglie Rita Wilson, quando si trovavano in Australia per girare il musical di Baz Luhrmann su Elvis Presley. Fortunatamente la coppia ne è uscita dopo un decorso non troppo difficile e durato una decina di giorni. "Non abbiamo idea di come abbiamo potuto essercelo preso ha detto l'attore a Stephen Colbert, ospite del suo The Late Show mal di testa a parte abbiamo anche avuto sintomi diversi, mia moglie ha sofferto di una nausea terribile e ha perso il senso dell'olfatto, io invece l'ho sempre mantenuto ma mi sentivo stanchissimo e con le ossa come fatte di cracker".
Poi Hanks parla ai negazionisti: "Ci sono solo tre cose da fare per guardare al domani: indossare la mascherina, mantenere il distanziamento sociale e igienizzare con cura le mani. Sono cose molto semplici e a chi si rifiuta di farle posso solo dire di vergognarsi".
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