Ventitré anni, una vacanza a Ibiza lo scorso luglio con Alberto Genovese e la sua corte di amici, e una storia di violenza simile a quella della diciottenne sequestrata e stuprata durante il party alla "Terrazza Sentimento", il super attico in Duomo a Milano dell'imprenditore delle start-up. La trasmissione de La7 "Non è l'Arena" ha mandato in onda degli audio della seconda ragazza, ospite a Villa Lolita, in Spagna, che ha denunciato una violenza da parte di Genovese.
"Ho fatto la denuncia a ottobre perché sul momento non mi son resa conto. Mi hanno riportato in camera perché stavo troppo male, non riuscivo nemmeno a camminare. Io non mi ricordo niente, nemmeno che mi hanno portato in camera. Ho preso droga in maniera consenziente ma Alberto mi ha dato qualcosa che mi ha stordito completamente, non ricordo niente, mi hanno portato in camera, ero sanguinante, così mi hanno detto. Quando mi sono svegliata io non ero sporca di sangue, mi continuavo a svegliare per tutta la giornata e non capivo… c'era gente che continuava a chiedermi come mi sentivo…". Il racconto della ventitreenne ricalca fedelmente quanto raccontato agli investigatori della squadra mobile di Milano nelle due volte in cui la ragazza è stata sentita. Sulla base della sua denuncia, il procuratore aggiunto Letizia Mannella e il pm Rosaria Stagnaro hanno iscritto per violenza sessuale Genovese anche per questo secondo episodio. "Mi sono svegliata che avevo malissimo ai polsi – continua la ventitreenne – che avevo le gambe pieni di lividi… stavo malissimo. Non riuscivo ad avere gli occhi aperti, per un giorno non mi sono alzata dal letto. Alberto il giorno dopo non mi ha neanche guardato in faccia, è solo venuta la
fidanzata a chiedere scusa".
Quello che rivela la ventitreenne, anche se ammette di avere ricordi confusi, è che a Ibiza in camera da letto con lei e Alberto, ci sarebbe stata anche la fidanzata dell'imprenditore. Una versione che sarà verificata nell'inchiesta. "Non so se c'era anche lei, secondo me sì… perché sennò non sarebbe venuta a chiedermi scusa, per che cosa io non so neanche… secondo me in camera c'erano tutti e due. Era risaputo che usasse la "droga dello stupro", già un'altra volta mi aveva mischiato una roba, io pensavo che queste cose le facesse senza la fidanzata… poi a quanto pare le faceva anche con la fidanzata… io non lo so… però mi ha chiesto scusa… perché deve essersi spinto oltre… questa è la notizia che girava a Milano… che con me avesse esagerato… con Alberto non ero mai stato prima, mai in vita mia..".
La trasmissione de La7 ha raccolto anche la testimonianza di un'altra ospite a Villa Lolita, la sera del presunto stupro. Che confermerebbe la versione della ventitreenne. "Verso le tre e mezza Alberto mi ha aperto nudo, dopo tre secondi ha chiuso la porta della camera da letto. Dentro c'erano dei piatti con la coca sui comodini, e c'era la fidanzata in intimo e un'altra ragazza che poi ho saputo essere quella che ha denunciato la violenza. Apparentemente mi sembrava una situazione tranquilla. Alberto era sicuramente su di giri, abbastanza carico, era una festa".Original Article
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