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Covid: Ivo e Livia, 92 e 88 anni, si tengono per mano nel letto d’ospedale

"Sono con il babbo, proprio accanto…". Per un istante la voce di Livia, 88 anni, è quella dei giorni migliori. Chiama no dei suoi figli, dal telefono di una residenza sanitaria di Prato. Lei e il marito, Ivo Landi, 92 anni hanno passato insieme una vita intera, oltre settant'anni di matrimonio e soltanto il Covid era riuscito a separarli. Lo scorso 8 novembre lui si era ammalato ed è stato ricoverato all'ospedale Santo Stefano di Prato e più in là nei giorni, in una residenza per anziani la Melograna. Lei lo ha seguito nello stesso percorso a distanza di un paio di settimane. "Non si vedevano da più di un mese e uno chiedeva sempre dell'altro. Come sta? Come sta? – racconta il figlio Marco Landi – così un giorno ho chiamato la caposala della struttura, Claudia, una persona molto gentile e comprensiva e ho chiesto se fosse stato possibile metterli nella stessa stanza. Mi ha detto che avrebbe fatto il possibile…". Così dopo poco a Marco e a suo fratello è arrivato sul cellulare la foto dei genitori che dai rispettivi letti, affiancati, si tenevano stretta la mano. "Ci siamo commossi, avevano finalmente l'aria più serena e poi a quell'età il morale conta molto. Stanno persino meglio…". La storia di Ivo e Livia è stata raccontata sulle pagine de' La Nazione. Entrambi prima di andare in pensione lavoravano nel tessile: lui operaio in una rifinizione, lei rammendina.
"I miei genitori hanno diverse patologie e naturalmente noi eravamo molto preoccupati quando abbiamo scoperto che erano positivi al coronavirus – riprende a raccontare Marco Landi che adesso è in isolamento – ma saperli insieme è per noi davvero importante. Mamma ci ha chiamato tramite una infermiera per dire che finalmente si erano ritrovati e aveva una voce così allegra in mezzo alla fatica e ai mali che deve comunque sopportare". Lui nell'attimo della foto indossa una maglia di lana bordeaux, lei una camicia da notte con dei fiorellini. Lei ha anche qualche tubicino nel naso, ma quello che conta è quella mano nella mano. Che non è un particolare, anche se non è in primo piano.Original Article

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