Christian Eriksen e l'Inter, molto probabilmente e se ci saranno le condizioni economiche giuste per entrambi, si diranno addio nel mercato di gennaio. Il danese non rientra nei progetti tecnico-tattici di Antonio Conte che lo reputa un calciatore non fondamentale nonostante il grande investimento fatto a fine gennaio con quasi 20 milioni di euro versati nelle casse del Tottenham, più 7 milioni di euro di commissioni.
Bocciato senza appello
La misura è ormai colma con il danese che si è fatto fuori da solo con alcune dichiarazioni che non sono affatto piaciute ad Antonio Conte che dopo gli sfoghi l'ha relegato in panchina regalandogli solo gli scampoli di match contro Sassuolo, sul risultato di 3-0, e contro il Bologna sul punteggio ormai acquisito di 3-1. Chi ha sempre pensato che Eriksen avrebbe faticato in Serie A è stato l'ex colonna dell'Inter Giuseppe Bergomi che ai microfoni di Sky Sport ha rimarcato il concetto a distanza di mesi dal suo arrivo a Milano: "Eriksen è un argomento spinoso per me. Sulla valutazione tecnica del giocatore l'ho pensato fin dall'inizio, non lo ritengo un campione, è un buon giocatore, non adatto al nostro calcio e al modo di giocare di Conte", il siluro dello "Zio" com'era stato soprannominato da calciatore.
Il paragone scomodo e lo scudetto perso
Bergomi è poi entrato nello specifico dando ragione ai tifosi che ora si trovano disorientati di fronte a tale situazione paragonando Eriksen ad un giocatore che ha fallito nella sua esperienza nerazzurra come Gabigol:"Al tifoso interista l'hanno presentato come un grandissimo che avrebbe dovuto cambiare le sorti e allora non capisce. Anche Gabigol per i primi sei mesi la gente non capiva perché non trovasse spazio. Io su questi 3-5 minuti non voglio entrare. L'Inter l'anno scorso ha perso tempo e ha perso forse uno scudetto per provare a inserire Eriksen. Per mettere il trequartista ha anche perso molto da Lautaro. Poi ha detto basta".
Bergomi ha dunque tirato in ballo un giocatore come Gabigol, pagato 30 milioni di euro, che ha letteralmente fallito con la maglia dell'Inter ma non solo. L'ex capitano nerazzurro ha anche insinuato il dubbio che la squadra nerazzurra abbia perso lo scudetto per provare ad inserire Eriksen a tutti i costi, snaturando il modulo di Conte con l'Inter che perse in casa per 1-2 contro il Bologna di fatto consegnando lo scudetto alla Juventus allenata all'epoca dei fatti da Maurizio Sarri.
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