Può un'ex gieffina dimenticata da tutti incidere sul processo decisionale di Giuseppe Conte per la stesura del Dpcm di Natale? Sì. La risposta (purtroppo) è sì. La polemica che l'ha travolta nelle ultime ore non è nemmeno del tutto colpa sua, che si è malauguratamente inserita a gamba tesa in una diatriba vecchia come il Dpcm del 25 ottobre 2020, che chiudeva i ristoranti in tutte le città dopo le 18, tranne quelli degli hotel. Le maggiori responsabilità sono di Giuseppi e del suo governo, perché se un determinato comportamento viene legalmente autorizzato, allora i cittadini sono liberi di attuarlo. Che poi Elisa De Panicis abbia fatto la sborona sui social, infischiandosene del buon senso… Beh, quello è un altro discorso.
La giovane ha deciso di festeggiare il suo compleanno a Milano insieme agli amici e non ci sarebbe nulla di male se non fossimo nel mezzo di un'epidemia da oltre 60mila morti solo in Italia. Al di là di queste considerazioni, ce n'è un'altra da fare che forse è ancora più importante. Il Dpcm del 25 ottobre 2020 ha chiuso i ristoranti in Italia a partire dalle 18. Con il nuovo passatempo del Strega comanda color ci sono state altre restrizioni e ai ristoranti in zona arancione e rossa non è stato concesso di aprire nemmeno per pranzo. Milano è stata a lungo zona rossa, i ristoranti della città erano desolatamente chiusi, ma non tutti. Perché i Dpcm di Giuseppi a volte possono essere burloni: le sale dei ristoranti degli hotel possono restare aperte anche nelle zone rosse e arancioni. E pure a cena! C'è un solo vincolo: chi siede ai tavoli del ristò deve avere una stanza prenotata. Se poi non ci dorme, chi se ne frega. Accipicchia che sorpresa, ma non chiedetevi il motivo, perché tanto non ne verrete a capo.
E così, come nel più classico degli adagi all'italiana: fatta la legge, trovato l'inganno. Che poi inganno non è, visto che è la legge stessa a prevedere l'eccezione. Elisa De Panicis voleva assolutamente festeggiare il suo compleanno, probabilmente era una questione di vitale importanza per lei, e quindi ha prenotato le stanze dell'hotel per celebrare il traguardo con un party al ristorante. "Altre influencer come Chiara Biasi e Gilda Ambrosio hanno fatto la stessa identica cosa", si è giustificata la De Panicis su Giornalettismo. Carte in mano, la ragazza non ha commesso errori, se non avere al tavolo qualche persona in più rispetto al consentito, che però pare si sia aggiunta dopo. Se la sua cena al ristorante in una città in zona arancione non è contro le norme, perché effettuata all'interno dei paletti imposti dal governo, allora perché nascondersi? Forse è questo che ha pensato Elisa De Panicis quando ha pubblicato le foto e i video del suo compleanno. Certo, il buon senso non è proprio il suo forte e ha dato un ceffone in faccia a quanti stanno vedendo fallire i loro locali e ai suoi coetanei che evitano qualunque festeggiamento per rispetto verso il prossimo, ma non si può pretendere tanto da tutti.
E ora il governo di Giuseppi cosa fa? Dopo aver capito come sia facile aggirare il Dpcm, nella nuova stesura in vigore per le feste anche i ristoranti degli hotel dovranno abbassare la saracinesca per Capodanno. È buffo che questa misura sia trapelata solo dopo le polemiche sulla De Panicis, nonostante si discuta da settimane sulle misure natalizie. Serviva forse un'ex gieffina dimenticata per far accendere la lampadina in cabina di regia? Nonostante questo, il Dpcm di Giuseppe Conte continua a mostrare tante, troppe lacune: è necessario che qualche altra influencer o soubrette scateni la polemica per far emergere le contraddizioni dell'ultimo documento?
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