MILANO – Il Cashback di Stato, il rimborso del 10% delle spese pagate con moneta digitale al via l'8 dicembre con l'anticipo natalizio, è una iniziativa "lodevole, intelligente e arriva al momento giusto". Edoardo Giorgetti, Head of YAP in Nexi, sintetizza in questi termini il clima favorevole che gli operatori dei pagamenti elettronici percepiscono in questi mesi così tremendi per l'economia italiana.
Cashback, ecco le regole per iscriversi al programma e ricevere i rimborsi sui pagamenti elettronici
a cura di
Raffaele Ricciardi
Sull'App IO, il messaggio di attesa per la nuova sezione è stato sostituito da un "Iniziamo" che permette di avviare la procedura di registrazione.
LE FAQ SUL CASHBACK dell'App IO
Nell'attesa della partenza degli acquisti vera e propria, in casa Nexi la fiducia è alta: "Abbiamo grandi aspettative, pensiamo che si genererà un importante effetto di imitazione", aggiunge Giorgetti. Il punto di forza "non viene solo dall'offrire uno sconto, che ovviamente invoglia le spese. La struttura del progetto, aperta, è una importante prova da parte dell'amministrazione". Tanto che, dice il manager, "sono convinto che tra sei mesi potremo accorgerci che abbiamo fatto un salto in avanti che ci saremmo sognati qualche tempo fa".
Il meccanismo è noto: il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha confermato l'avvio l'8 dicembre (si attende il relativo provvedimento del Mef). Il gap sui pagamenti digitali (quelli attraverso carte e app) dell'Italia rispetto all'Europa è importante. "Siamo a una penetrazione del 26%, contro punte che arrivano al 65% nel Regno Unito", dettaglia Giorgetti.
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Il tema delle commissioni applicate agli esercenti ha sempre fatto da deterrente: a chi non è capitato di vedersi rifiutare il Pos per il loro peso eccessivo? "Eppure sono tra le più basse in Europa – spiega Giorgetti – Siamo a una media dell'1,1% contro l'1,3-1,5% del Regno Unito e punte dell'1,5-1,6% in Olanda, dove pure carte e app sono molto più diffuse. Anche il contante ha un costo nascosto di gestione e certo è un mezzo di pagamento che non consente di erogare tutti quei servizi a valore aggiunto che gli esercenti possono ricevere grazie ai flussi digitali. Per questo credo che il tema sia stato spesso mal posto: nessuno si domanda perché si debba pagare per l'energia elettrica, perché a tutti è evidente il salto che ha consentito alla nostra società".
Sul tema, visto l'interesse mosso dal piano cashless del governo, gli istituti stanno facendo la loro parte. Da un sondaggio presso le maggiori banche, risulta che Unicredit, Intesa Sanpaolo, Banco Bpm hanno adottato iniziative per scontare le commissioni ai merchant per i micropagamenti (entro un tetto tra cinque e dieci euro). "L'iniziativa del governo sta facendo da catalizzatore e i singoli operatori stanno mettendo sul piatto diverse iniziative per amplificarlo", aggiunge Girogetti. "A testimonianza di come nell'ecosistema dei pagamenti ci sia spazio per molte iniziative, non solo dei colossi ma anche di chi propone soluzioni più verticali o di nicchia". A favore dei commercianti, poi, è bene ricordare che opera anche il credito d'imposta al 30% sulle spese sostenute per incassare i pagamenti via Pos.
La stessa Nexi si è mossa. La paytech Nexi gestisce, in partnership con le banche, oltre 41 milioni di carte e serve circa 900 mila esercenti. Laddove gioca il ruolo di acquirer, ovvero cura l'attività di incasso per conto del commerciante, ha deciso di estendere il rimborso delle commissioni per le transazioni fino a 10 euro fino alla fine del 2021: dodici mesi in più rispetto alla scadenza originale. Anche sui suoi canali smart di pagamento, il cashback si è ritagliato un ruolo di primo piano. Le applicazioni Nexi Pay e Yap (quella pensata per un target più giovane) sono pronte per consentire la registrazione al cashback di Stato da parte degli utenti, senza dover necessariamente passare dall'App IO dei servizi della Pa (che richiede Spid o la Cie) che costituisce l'interfaccia pubblica dell'iniziativa e il luogo dove si possono aggregare i diversi strumenti di pagamento candidati al programma dai cittadini. "Inoltre Nexi Pay rende idonei al cashback anche i pagamenti in negozio con lo smartphone, mentre YAP garantisce un cashback aggiuntivo per i clienti" chiude Giorgetti.Original Article
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