BERLINO – Dopo 70 anni, il gigante svedese dell'arredamento Ikea ha deciso di non pubblicare più il suo catalogo cartaceo. Per decenni è stato un oggetto amato e insostituibile per famiglie e single in tutto il mondo: in tante abitazioni faceva bella mostra accanto a libri o riviste, ma ormai non ha più un futuro. La maggioranza dei clienti di Ikea, nota un comunicato del colosso svedese, ormai preferisce ordinare online. Una svolta dovuta alla marcia inarrestabile di internet, non solo a questi mesi di paura del Covid 19. Nell'immaginario collettivo, è quasi come se scomparissero le auto Volvo, o i film di Ingmar Bergman, o i tanti libri gialli della letteratura criminale del regno delle tre corone.
"E' stata una decisione che ci ha coinvolti emotivamente", dicono i portavoce di Ikea, e leggendo le loro dichiarazioni sembra quasi che rimpiangano un collega, un amico, un familiare. Il catalogo uscì per la prima volta nel 1951, in 285 mila esemplari. In copertina un'immagine della sedia Chairon, uno dei primi prodotti di successo del gruppo. E fu distribuito solo nella parte meridionale della Svezia, la più popolosa. Poi la sua tiratura crebbe di pari passo con la trasformazione dell'azienda familiare fondata da Ingvar Kamprad in gigante globale, presente con i suoi enormi centri vendita gialli e blu come la bandiera nazionale in tantissime città del mondo, negozi che anche cromaticamente, oltre che nel gusto collettivo, erano diventati tante ambasciate del design a portata di tutti. Con tanto di punti ristoro per gustare le köttbullar (le tipiche polpettine di carne), i gamberetti, e tante altre specialità svedesi. La massima tiratura arrivò nel 2016, con l'edizione di quell'anno del catalogo stampata in 200 milioni di copie. L'ultima raggiungerà i 40 milioni di esemplari, sempre tantissimi ma significativamente un quinto di quelli dell'anno del record.
"L'interesse della nostra clientela per il catalogo cartaceo è calato", nota citato dall'agenzia di stampa britannica Reuters Konrad Gruss, responsabile mondiale della pubblicità dei prodotti del gigante gialloblu. "E nel contempo tra l'agosto 2019 e l'agosto scorso le ordinazioni online sono cresciute del 45 per cento". Calano anche le visite ai centri Ikea, volano le vendite online. I soldi finora investiti nell'editing e stampa del catalogo verranno usati per altre forme di marketing, online ovviamente.Original Article
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