L'intervista di Domenico Arcuri a Mezz'ora in più è stata l'occasione per esporre al Paese il piano vaccini che il governo sta preparando in vista dell'arrivo delle dosi nei prossimi mesi. Il commissario straordinario per l'emergenza ha esposto diversi punti del piano, partendo dalla decisione di scegliere l'aeroporto militare di Pratica di Mare come hub nazionale per lo stoccaggio delle fiale. Da qui partiranno i mezzi aerei e terrestri che distribuiranno le dosi nei 30mila punti di somministrazione distribuiti in tutto il Paese. Dopo Domenico Arcuri, da Lucia Annunziata a Mezz'ora in più è arrivato anche Agostino Miozzo, coordinatore del Cts, che ha affrontato lo spinoso tema dell'obbligatorietà.
"Se la pianificazione oggi prevista sarà rispettata, nei prossimi 15 mesi, da gennaio fino a marzo 2022, arriveranno 202 milioni dosi di vaccino in Italia. Questo vorrebbe dire che nel terzo trimestre 2021, quindi a settembre, avremo dosi per vaccinare a tutti", ha dichiarato Domenico Arcuri nel programma di Rai3, dando una prima linea temporale nella somministrazione delle dosi. 202 milioni di dosi corrispondono a un potenziale di vaccinazione di 100 milioni di persone circa, che consente al Paese di creare anche una riserva di emergenza in caso di necessità. Nel suo discorso, Domenico Arcuri ha voluto sottolineare come l'obiettivo primario del piano di vaccinazione sia il raggiungimento dell'immunità di gregge nel minor tempo possibile. Pertanto sarà necessario procedere con la vaccinazione di tutti coloro che si trovano sul territorio italiano, migranti inclusi: "Hanno diritti uguali a quelli dei cittadini italiani. Sarebbe molto importante che tutte le persone che attraversano le nostre strade, e che non lo facciano clandestinamente, possano essere sottoposte alla vaccinazione".
Domenico Arcuri ha anche esposto un calendario vaccinale ancora in incubazione, dettando i tempi per le diverse categorie di persone. Sappiamo già che ad avere la priorità saranno i sanitari e i soggetti più fragili, anche a livello anagrafico. Esclusi per il momento i bambini e le donne in stato di gravidanza. Tutti gli altri seguiranno una logica di esposizione al rischio: "Sarà più urgente vaccinare chi non ha avuto il Covid perché non ne è immune". Il discorso è diverso per chi ha già contratto il virus. Per loro "il periodo di immunità si concluderà e quindi sarà ragionevole che siano vaccinati, ma non saranno i primi e neppure i secondi". Agostino Miozzo si è ricollegato altema dei vaccini, esponendo le intenzioni del governo sulla possibilità di renderli obbligatori: "L'obbligo vaccinale prevede una norma di legge primaria. È un percorso che va fatto attraverso il Parlamento. Se dovesse esserci l'obbligo potrebbe esserci per categorie ad alto rischio come i sanitari. Per gli altri, come un semplice pensionato, vale più il convincimento che l'obbligo".
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