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Per l’estetista e il carrozziere “di fiducia” si può uscire dal Comune

Ci siamo. Da oggi la Toscana torna in 'zona arancione'. E il presidente di Regione Eugenio Giani ieri ha subito firmato un’ordinanza per chiarire meglio cosa si possa o meno fare. "Dobbiamo essere sempre molto attenti – il suo commento – i toscani devono avere questo senso di precauzione, con mascherine, distanza e igienizzazione delle mani, perché il vero obiettivo, anche nel momento in cui passiamo in “zona arancione”, è il piano anti-covid che eviti una terza ondata".
Ma intanto spiega quali siano gli spostamenti e le attività consentiti a partire da oggi all’interno della regione. Al di là di quelle che sono le disposizioni a livello nazionale quando una regione si trova nella fascia intermedia. "Ora possiamo adottare misure più morbide, che ci danno maggiore libertà di movimento e, ad esempio, consentono la riapertura dei negozi". Uno degli interrogativi più frequenti riguarda lo spostamento tra un Comune e un altro.
Sono consentiti nei seguenti casi, oltre che per lavoro, salute e necessità: in Comuni limitrofi per prodotti necessari alle proprie esigenze o per maggiore convenienza economica, anche per accedere ai ristoranti con asporto; in Comuni limitrofi per usufruire, in caso di rapporto fiduciario consolidato, di attività e servizi alla persona (come parrucchieri, estetisti, carrozzieri); per andare a trovare, anche in Comuni di aree differenti, i figli presso l’altro genitore; per la cura dei terreni e l’attività diretta alla produzione per autoconsumo; per raggiungere seconde case, camper o roulotte, imbarcazioni di proprietà per manutenzione e riparazione necessarie e urgenti in tutta la Regione; per attività di raccolti tartufi e funghi a titolo professionale; per accudire gli animali allevati.
Poi vengono regolamentate anche le attività consentite: attività dei centri estetici; attività da parte degli esercizi di toelettatura degli animali; attività di controllo faunistico ai sensi dell’art 37 della LR 3/1994 e nel rispetto delle condizioni previste; attività venatoria nel Comune di residenza, domicilio o abitazione, nell’Atc ( ambito territoriale di caccia) di residenza venatoria e negli appostamenti fissi autorizzati dalla Regione; attività di pesca sportiva e dilettantistica nella propria provincia di residenza, domicilio o abitazione in forma individuale.
Novità anche per i centri culturali, sociali e ricreativi a cui è consentito, esclusivamente per i rispettivi associati, effettuare la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico- sanitarie, ma anche, fino alle ore 22, la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle vicinanze. Per l’accesso ai servizi delle biblioteche, invece, la prenotazione può essere effettuata a distanza oppure direttamente sul posto prima di accedere al servizio.
Ma veniamo allo sport con le attività motorie e di sport di base nei centri e circoli sportivi che possono essere svolte all’aperto. Nei corsi di formazione professionale sono consentite in presenza le attività di laboratorio e gli stage. Tutte le altre attività si svolgono a distanza. L’attività di scuole di musica, di pittura, di fotografia, di teatro, di lingue straniere e altri corsi, compresi gli eventuali esami, è svolta a distanza se collettiva o in presenza se individuale. Le attività destinate ai bambini e ai ragazzi possono essere svolte in maniera collettiva.
Infine, molto importante, il rientro alla residenza, domicilio, abitazione dalle zone arancioni e rosse è consentito solo per coloro che hanno sul territorio regionale il proprio medico di medicina generale o il pediatra di famiglia. Sono comunque consentiti i rientri motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, per motivi di salute o di studio.
Niente invece è stato potuto fare per i fidanzati: "Ho la morte del cuore di non poter fare nulla per loro. Sento che il rapporto affettivo maggiore spesso è quello non vincolato da un rapporto istituzionale – aggiunge Giani – è un argomento che non ho potuto affrontare, perché non ve ne erano purtroppo le condizioni, anche nelle interlocuzioni che abbiamo avuto con il ministero degli Interni. Sono convinto che prima arriveremo in “ zona gialla”, prima questo aspetto del ricongiungersi troverà soluzione".
Sui vaccini invece afferma: "Stiamo stilando con un software specifico la graduatoria". Avranno accesso prioritario alle prime 106mila dosi pronte per gennaio "le persone di prima linea, gli operatori sanitari, gli anziani, chi lavora nel trasporto pubblico, le forze dell’ordine, le maestre, insomma le persone più esposte».Original Article

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