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Low cost e tecnologica, così la nuova Sandero sorprende tutti

ROMA – Dacia Sandero, da low cost a "Smart buy". Dopo 15 anni di età e il supporto del gruppo Renault, il marchio romeno ora è in grado di proporre auto che non puntano solo ad un prezzo basso ma a scelte intelligenti. Diciamolo subito. Il listino per la versione Streetway, ossia la due volumi del modello – che ricordiamo è il più venduto in Europa ai privati dal 2017 – continua ad essere accessibile: 8.950 euro. Ma se il prezzo non fa più novità, quello che desta curiosità questa volta è l’offerta: più ricca.
La Sandero è la Dacia di maggior successo: ha collezionato 2,1 milioni di unità vendute dal 2004 (cioè il 32% delle vendite totali). Una torta divisa a tutti gli effetti con la Sandero Stepway, versione crossover che ha fatto vendere il 65% delle unità complessive (1,3 milioni di contratti): non è una novità del resto che i veicoli "a ruote alte” rispondono a trend sempre più opzionati, soprattutto in Italia. Con il lancio, dunque, si rinnovano entrambe, pensate per una clientela pratica e funzionale. Ovviamente (il prezzo è sempre una variabile importante da considerare!), nessun ibrido a listino, né ora né all’orizzonte. Ai motori 1.0 SCe 65 (anche per neopatentati) e al 1.0 TCe 90 – per la prima volta anche con il cambio automatico CVT – Stepway e Streetway continuano a sposare il Gpl ((1.0 TCe 100 ECO-G) per cui vantano anche il primato nel segmento.
“Sarà un’offerta ideale per l’Italia. Il marchio qui è stato in grado di raggiungere il 5,5% di quota nei privati – commentano dalla Casa -. Sandero rimarrà l’auto più economica del mercato ma facendo un passo in avanti. Il cliente è sempre più pragmatico, ma Dacia aggiunge ai suoi prezzi imbattibili anche l’emozione".
Si rinnova a tutto tondo l'asso del brand. La Sandero, per la terza generazione, concede al guidatore parecchi plus in più rispetto a prima, coinvolgendo adesso anche gli automobilisti di ogni taglia: il sedile ora è regolabile in altezza, così come il volante (altezza e profondità), aggiungendo 4 cm in più sul retro per gli ospiti del divano posteriore. Oltre alle linee esterne, infatti, quello che il modello rinnova davvero, è la piattaforma meccanica: vanta la CMF-B, che fa già da base a Clio e Captur. Così come loro, Sandero, dunque, rinasce, con tutte le carte in regola per godersi la città: spunta la frenata di emergenza attiva dai 7 ai 170 km/h, sistemi come il cruise control e il sensore angolo morto dai 30 km/h fino a 140 km/h, fino all'assistenza al parcheggio con parking camera e l'assistenza alla partenza in salita. Tra le sorprese, infine, non manca il tetto panoramico apribile, il gancio porta borsetta, confermando la possibilità di caricare tutta la famiglia per andare a fare la spesa. Il bagagliaio è sempre più capiente (+8 litri, 410 litri).
Non c'è che dire, il modello è pronto ad abbandonare quel passato esclusivamente funzionale e pratico, per diventare a tutti gli effetti smart. Il merito è del look più convincente – nuova firma luminosa, carreggiata più ampia, -1 cm di altezza, tetto spiovente – e delle scelte intelligenti per gli interni. In tutto questo, l’acquirente è sempre in grado di risparmiare ove possibile. Un esempio? Sulla versione di accesso ( Access 8.950 euro, con equipaggiamenti di sicurezza e ADAS di serie) si può rinunciare al computer centrale, gestendo dal volante e dallo screen del guidatore radio e Bluetooth. Nell’allestimento medio (Essential 9.950 euro, con sedili posteriori reclinabili 1/3 – 2/3, sedile conducente regolabile e bracciolo di serie) c’è il Media Control, ossia una nicchia con tanto di presa usb, pronta ad accogliere il proprio smartphone sulla plancia al posto del sistema di infotainment: idea utile per chi non utilizza mai il navigatore di bordo e (… che poi bisogna aggiornare) e preferisce le app. Un buon compromesso anche per chi “il cellulare sempre e comunque”, considerando che poi le mani stanno davvero sempre sul volante. Ad ogni modo, per i più tradizionalisti, Dacia propone il Media Display con schermo touch da 8 pollici posizionato nella parte alta della consolle: lo troviamo di serie nella versione comfort, che parte da 11.000.
Per la Stepway? Senza l'allestimento Access, si parte direttamente dall'Essential, che ha di serie ADAS, Media Control, cerchi da 16 pollici, climatizzatore manuale e sedile conducente regolabile in altezza con bracciolo. L'allestimento Comfort aggiunge il Media Display con touchscreen da 8 pollici, barre da tetto modulari, sensori di parcheggio posteriori. Il listino, da 12.600 euro, fissa un prezzo con cui l’auto, armata di quel che serve per combattere la gimkana quotidiana – buche, dossi, strade dissestate, pavè -, si colloca dritto dritto in cima ai crossover più economici della categoria.
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