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Digitalizzazione e Covid: il robot-farmacista ci assiste su Whatsapp

È uno dei pochi lati positivi di questa pandemia. Nuove esigenze, nuovi bisogni hanno accelerato un progresso tecnologico che altrimenti avrebbe avuto bisogno di anni per affermarsi. E tanti servizi nati in questi ultimi mesi sono destinati a durare anche oltre. A maggior ragione in ambito sanitario.
Uno di questi riguarda l’ordinazione e la consegna di farmaci via Whatsapp. Una app onnipresente sugli smartphone e molto utilizzata anche da fasce più anziane della popolazione. Farmakom, azienda specializzata in servizi per farmacie e para-farmacie, ha sviluppato infatti un sistema che consente di cercare un medicinale oppure, se non c’è, ordinarlo, sia con Whatsapp che tramite le mappe di Google. In quest’ultima modalità l’utente cerca farmacie nei dintorni e, se quella selezionata utilizza la piattaforma di Farmakom (a oggi sono circa 300 in Italia ma il numero è in crescita), potrà cercare un farmaco, fare acquisti sul sito di e-commerce dedicato o prenotare un appuntamento in farmacia senza rischio di trovare file o assembramenti.
Non è finita: la tecnologia di cui si avvale Farmakom, che si chiama LIFEdata, consente anche di comprare prodotti per la salute e il benessere attraverso Facebook Messenger e, volendo, anche con la sola voce, usando gli assistenti vocali Alexa e Cortana.
Il maggior elemento di novità dell’ordinazione su Whatsapp è che il cliente chatta con un’intelligenza artificiale. Un robot progettato per interagire e poi fare la ricerca nel magazzino del punto vendita. In questo modo il cliente viene servito subito, senza attese, e i farmacisti possono continuare a fare il proprio lavoro, ascoltando e consigliando i clienti “in carne e ossa” senza che si creino file in strada. Mettere a disposizione il proprio catalogo su Whatsapp è un vantaggio anche per le farmacie e le parafarmacie che non hanno una piattaforma di e-commerce: il cliente infatti può prenotare un medicinale e poi andarlo a ritirare al banco, oppure farselo portare a casa pagando un costo stabilito dalla singola farmacia.
Dopo il 2016, l’anno in cui le farmacie hanno iniziato a poter vendere medicinali da banco e senza prescrizione, il 2020 si concluderà molto probabilmente con la maggior crescita online di sempre per il settore. A metà settembre i punti vendita dotati di e-commerce erano 1060 per un giro d’affari da 315 milioni di euro. Ed è facile immaginare che sia solo l’inizio.Original Article

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