Arrivano nuove critiche da Legambiente alla gestione del verde da parte del Comune.
"In molti pensano al verde urbano come a un semplice ornamento estetico e di arredo, quando invece si parla di ambienti vivi con un ruolo ecosistemico insostituibile e molteplice. Ci sono recenti norme emanate dal ministero dell’Ambiente, decreto del 10 marzo 2020, completamente disattese dal Comune di Parma. In particolare – dice il decreto ministeriale – 'l’aggiudicatario deve evitare di praticare la capitozzatura, la cimatura e la potatura drastica perché indeboliscono gli alberi e possono creare nel tempo situazioni di instabilità che generano altresì maggiori costi di gestione'. Ne possiamo vedere gli effetti anche in viale Piacenza, viale Buffolara, via Varese e continuiamo ad assistere a tagli e capitozzature insensate, come nei recenti casi nel parco Falcone Borsellino (ex Eridania) e nel parco Ferrari", osserva l'associazione.
Che ricorda, come, "nella gestione dei parchi pubblici, rientra la valorizzazione dell’ambiente naturale e della biodiversità, esigenza completamente in contrapposizione con i grandi eventi che l’Amministrazione comunale vorrebbe tenere".
"L’obiettivo di Legambiente – che nei giorni scorsi ha proposto un webinar ad hoc – è dare indicazioni su come creare dei boschetti urbani, puntando a realizzare un ecosistema che valorizzi la biodiversità, sull’esempio della Picasso Food Forest. Che purtroppo non è la linea annunciata dal Comune per le nuove piantumazioni utili per candidarsi a futili premi e non ad un reale vantaggio per la città. Non si capisce poi perché si concedano aree pubbliche a improvvisate società private esterne: la sensazione è di puro green washing".Original Article
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