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Rushdie: “Era politica, non utopia”

Il giorno in cui John Lennon fu assassinato, Salman Rushdie si trovava in Germania, dove aveva un appuntamento di lavoro per la casa pubblicitaria inglese per cui lavorava all’epoca. "Ero in macchina con i miei clienti tedeschi" ricorda, "estremamente seri e composti, e la radio diceva qualcosa per me di incomprensibile, tranne la continua ripetizione del nome John Lennon. Alla quinta volta chiesi cosa fosse successo, e mi spiegarono che era stato assassinato da un fan che poche ore prima gli aveva chiesto un autografo. Poi ripresero a guidare, come se nulla fosse, ma io ero sconvolto".
Quale fu la sua prima reazione?
"Incredulità, sgomento, dolore e quindi un profondo senso di amarezza: un’era di speranze e utopie si chiudeva nel sangue".
In quel periodo Lennon era controllato dall’Fbi.
"In realtà ogni sua azione era spiata da molti anni, il suo attivismo politico era noto a tutti come l’amicizia con i Chicago Seven. Tuttavia non mi sono mai lasciato tentare da teorie del complotto. La responsabilità è stata solo della follia di Mark David Chapman: dopo averlo colpito all’ingresso del Dakota Building si è messo ad attendere la polizia leggendo tranquillamente Il giovane Holden".
Lennon è il membro dei Beatles con il quale lei sente maggiore affinità.
"Amavo la sua voce e i suoi atteggiamenti, a volte bruschi. Come anche il talento di creare eventi con risonanza universale: pensa alla conferenza stampa a letto con Yoko Ono. Paul, che dei quattro era l’unico che poteva contendergli la leadership, aveva qualcosa di troppo dolce per i miei gusti: insieme erano una combinazione perfetta e unica".
I Beatles hanno rappresentato qualcosa che trascende il mondo della musica.
"Sì, e nel loro mondo sono pochissimi quelli che hanno avuto un impatto del genere: mi viene in mente Bob Dylan. Credo che questo elemento sia legato alla capacità continua di reinventarsi: i pur grandissimi Rolling Stones sono rimasti uguali a se stessi sino ad oggi, mentre i Beatles degli inizi erano un gruppo che imitava altre band e poi sono evoluti in qualcosa che ha continuato a cambiare. I Beatles di Revolver sono diversi da quelli di Abbey Road e Rubber Soul, per non parlare di Sgt. Pepper. Ovviamente questa rivoluzione costante non avrebbe avuto lo stesso impatto se non avessero avuto un talento formidabile e la capacità di interpretare e a volte precorrere i tempi".
Imagine è stata scritta dopo lo scioglimento dei Beatles.
"È un altro elemento che mi fa prediligere John sugli altri tre: anche George, Paul e Ringo hanno scritto in seguito belle canzoni, ma credo che nessuna sia paragonabile a Imagine. E non è l’unica, mi viene in mente Give Peace A Chance, anch’essa dal grande impatto extra-musicale".
È vero che ha scritto un saggio sul testo di Imagine?
"Quando il pianeta ha raggiunto i sei miliardi di abitanti, le Nazioni Unite commissionarono a una serie di scrittori un testo da dedicare idealmente al bambino che raggiungeva quel numero che sembrava astronomico, ma che oggi abbiamo superato di un altro miliardo. Io augurai a quel piccolo un mondo senza paradiso, ma solo con il cielo. E soprattutto senza religione, citando esplicitamente la canzone: da quando esiste il mondo sono state commesse troppe atrocità in nome di Dio".
Lennon ha dichiarato che sia stata ispirata da un libro di preghiere cristiane che gli venne regalato da Dick Gregory.
"Spesso per attaccare qualcosa se ne utilizza il linguaggio. Ma per quanto riguarda l’influenza ha avuto un ruolo importante anche la poesia Cloud Piece di Yoko Ono".
Ha affermato anche che il brano è “anti-religioso, anti-nazionalista, anti-convenzionale e anti-capitalista, e viene accettato solo perché è “coperto di zucchero”.
"Lennon era un uomo intelligente, ma ribalterei la sua chiave di lettura: si tratta di una canzone che è stata equivocata profondamente. Per molti rappresenta un inno all’amore universale, mentre anela un mondo in cui Dio è assente, e proprio per questo può migliorare enormemente. Ancora oggi la si interpreta come se fosse All You Need Is Love".
Ben Urish e Ken Bielen l’hanno descritta come “la canzone più sovversiva mai scritta che abbia raggiunto uno status di classico”.
"Ha una melodia irresistibile, e la trovo struggente, soprattutto se si pensa che la sua è rimasta un’utopia. Ecco, un altro elemento che contraddistingue Lennon rispetto gli altri Fab Four è la capacità di influenzare la politica pur non appartenendo ad alcun partito".
A Central Park, a pochi metri dal luogo in cui è stato ucciso, c’è un memoriale in onore di Lennon all’interno di un’area ribattezzata Strawberry Fields.
"Il fatto che la gente vada spontaneamente a ricordarlo cantando le sue canzoni spiega meglio di ogni altra cosa come la sua arte trascende la musica: io stesso ogni tanto ci vado, e non c’è volta che non ne rimanga commosso".Original Article

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