Se nel voto sul Salva Stati “dovessero prevalere i no, la responsabilità della crisi sarebbe tutta sulle spalle dei Cinque stelle. La partita riguarda loro, certamente non il Pd e neppure Italia Viva…”.
Lo afferma in un'intervista a La Stampa l'ex premier e attuale leader di Italia viva Matteo Renzi. Il quale poi alla parola “crisi” così reagisce: “Noi abbiamo fatto un governo per dire no agli anti-europeisti e in nome di una svolta europeista. Se prevalesse un orientamento opposto, in altre parole se il governo andasse sotto su una questione come quella, è naturale che il presidente del Consiglio si dovrebbe dimettere. È evidente che si chiuderebbe un ciclo”. Ma Renzi aggiunge anche: “Penso e credo che il Movimento Cinque stelle non impallinerà Conte in Parlamento, assumendosi la responsabilità di mandarlo a casa”.
Poi l'ex premier esprime la sua idea sul rimpasto: “Ho sentito Conte dire, nel giorno in cui abbiamo avuto mille morti che lui dispone dei migliori ministri. Io ne prendo atto: per me il rimpasto è un tema chiuso”. Poi chiosa: “Oltretutto noi abbiamo due ministre che vanno benissimo”, ma precisa anche: “Quanto a durare fino al 2023 non so. Se questa è la squadra non ci giurerei, ma magari sarò smentito”.
Poi Renzi precisa e intima: “Finita questa fase di emergenza, ci guarderemo negli occhi e verificheremo se ci sono le condizioni, e in che forma per andare avanti. Non faccio penultimatum. Ma Italia Viva non farà la bella statuina. Mi spiace che dalla parti del premier non l'abbiano capito”.
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