Sarà conferito lunedì prossimo, negli uffici della Procura di Napoli, l'incarico per l'esame autoptico sulla neonata venuta alla luce prematuramente, dopo sei mesi di gestazione, in una abitazione del Borgo di Sant'Antonio, a Napoli, da una donna, Maria Pappagallo (difesa dall'avvocato Angelo Marino), positiva al Sars-Cov-2.
La bimba, secondo il racconto del padre, Mario Conson (difeso dall'avvocato Marcello Severino) sarebbe poi deceduta perché l'ambulanza del 118 sarebbe giunta in ritardo. A disporre l'esame autoptico è stato il sostituto procuratore Ciro Capasso, magistrato in forza alla VI sezione – "Lavoro e colpe Professionali", coordinata dal procuratore aggiunto Simona Di Monte. Al momento non risultano persone iscritte nel registro per gli indagati. Il reato ipotizzato è interruzione colposa di gravidanza.
I genitori avrebbero portato la bambina in ospedale solo pochi giorni fa, quando, però, le sue condizioni erano già disperate. In ospedale, i medici sono riusciti a stabilizzare la neonata ricoverandola nel reparto di terapia intensiva, ma ieri mattina la piccola è deceduta. Sulla vicenda indagano i carabinieri, coordinati dalla procura presso il tribunale dei minori di Salerno.Original Article
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