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Napoli, intitolato lo stadio a Diego Armando Maradona

Stadio Diego Armando Maradona: dopo l'ok della commissione toponomastica arriva la delibera del sindaco Luigi de Magistris che intitola al Pibe l'impianto di Fuorigrotta. Il Comune così completa l'iter avviato subito dopo la morte del fuoriclasse argentino. Da oggi lo stadio San Paolo cambia nome e viene intitolato a Maradona. L'ultimo passaggio burocratico sarà quello di inviare, già questa sera, atti e delibera al Prefetto Marco Valentini che nei giorni scorsi non aveva sollevato problemi sull'idea di dedicare lo stadio all'ex capitano azzurro anche se non sono trascorsi 10 anni dalla morte.

La delibera approvata oggi è stata proposta da de Magistris, dall'assessora alla Toponomastica Alessandra Clemente e firmata da tutta la giunta Comunale, che si è riunita a Palazzo San Giacomo. Poco prima della seduta la commissione consultiva per la Toponomastica Cittadina aveva approvato la proposta di intitolazione dello stadio San Paolo a Diego Armando Maradona con la denominazione Stadio Diego Armando Maradona.
"Nell'atto ufficiale dell'amministrazione comunale di Napoli – si legge nel provvedimento – Diego Armando Maradona viene ricordato come 'il più grande calciatore di tutti i tempi, i cui altissimi meriti sportivi sono stati tra l'altro riconosciuti con la nomina ad ambasciatore della Fifa, che con il suo immenso talento e la sua magia, ha onorato per sette anni la maglia della squadra del Napoli, regalandole i due scudetti della storia e altre coppe prestigiose, e ricevendo in cambio dalla città intera un amore eterno e incondizionato".

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La delibera

"Maradona – si legge nella delibera – ha incarnato il simbolo di riscatto di una squadra alla quale, negli anni più bui, ha dimostrato che è possibile rialzarsi, vincere e trionfare, offrendo al tempo stesso un messaggio di speranza e di bellezza all'intera città perché, attraverso le vittorie calcistiche del fuoriclasse argentino a vincere non è stata soltanto la squadra del Napoli, ma l'intera città, che si identifica pienamente in lui; sempre dalla parte dei più deboli e della gente comune, Maradona ha combattuto i pregiudizi e le discriminazioni di cui erano ancora oggetto i napoletani all'interno degli stadi, diventando idolo dell'intera città, che gli ha perdonato anche le debolezze e le fragilità dell'uomo che mai hanno offuscato la grandezza del campione".
De Magistris nella delibera sottolinea anche di aver conferito a Diego Armando Maradona, nel 2017, la cittadinanza onoraria, "quale pubblico attestato della profonda ammirazione e riconoscenza da parte della città e che mai nessuno è riuscito ad immedesimarsi in modo così completo nel corpo e nell'anima di Napoli, con la quale el pibe de oro ha condiviso la genialità e l'unicità, ma anche la sregolatezza e i tormenti che lo hanno reso vero figlio della città". La giunta comunale ricorda il grande campione scomparso "come il figlio di questa città venuto da lontano che ci ha iscritto nella storia e che è scritto nella storia di questa città " e ricorda anche la proclamazione del lutto cittadino per il giorno delle sue esequie. Maradona – si legge ancora nella delibera – è amato e ricordato anche da chi non è appassionato di calcio o da quanti, nati dopo le sue leggendarie imprese calcistiche, non hanno vissuto gli anni dei suoi successi; le manifestazioni di cordoglio e i riconoscimenti ricevuti hanno inoltre superato tutti i confini sportivi, sociali, geografici, politici e religiosi, che hanno avuto rarissimi precedenti, al punto da far diventare l'intitolazione del "suo" stadio napoletano un coro unanime di portata ben più ampia della tifoseria cittadina".

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Da oggi quindi con l'approvazione all'unanimità la delibera sancisce "intitolazione dello stadio San Paolo a Diego Armando Maradona con la denominazione Stadio Diego Armando Maradona, subordinatamente all'autorizzazione del Prefetto"

L'Eav non invita il Comune

Domani, sabato 5 dicembre, intanto, nella stazione della Cumana in piazzale Tecchio a Fuorigrotta si inaugurerà la mostra di murales con protagonista il Napoli Calcio. Stazione dell'azienda di trasporto regionale Eav che presto sarà dedicata al Pibe de oro. Ci saranno il presidente della Regione Vincenzo De Luca, il patron del Napoli Calcio, Aurelio De Laurentiis, ma non ci saranno rappresentanti del Comune, non invitato dall'Eav.

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di

Tiziana Cozzi


Sulla questione il sindaco de Magistris decide di non alimentare polemiche per rispetto di Maradona: "Il suo ricordo, la sua storia, la sua leggenda, il suo mito, la sua capacità di unire come nessun altro sa fare, non meritano divisioni e polemiche incomprensibili e squallide – scrive il primo cittadino in una nota – Ci siamo mossi immediatamente perché rappresentiamo la città e siamo napoletani, interpretando l'immensa partecipazione popolare per la scomparsa del nostro Diego, campione universale, napoletano ed argentino. Siamo solo felici che, dopo l'intitolazione dello Stadio, della stazione della linea 6 della Metropolitana e del progetto per il Museo, e tanto altro ancora che si sta facendo e si farà, ci siano tante altre manifestazioni di affetto per Maradona: ben vengano. Maradona non è di nessuno, non merita speculazioni di nessun tipo, è memoria collettiva e globale".
Il sindaco aggiunge: "Noi non ci faremo trascinare in nessuna polemica ed in nessun tentativo di dividere il popolo napoletano. Lo dobbiamo alla memoria di Diego che ci unisce tutte e tutti ed al rispetto per l'amore che gli sta tributando il suo, il nostro popolo. Diego non avrebbe apprezzato divisioni e lacerazioni, tra l'altro provenienti da chi detiene il potere. Lui che era contro i potenti e sempre per il popolo. Almeno questa volta lasciateci in pace, lasciamo in pace il nome di Diego, nel ricordo, appunto, del più grandioso calciatore di tutti i tempi".

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