ROMA – Nel pieno delle polemiche su Mes sì/Mes no, e mentre Luigi Di Maio accusa i grillini dissidenti di volere mandare il premier Conte al patibolo, il capo politico Vito Crimi si schiera con l'Anpi. I partigiani chiamano alla mobilitazione per "una grande alleanza democratica, antifascista, per la persona, il lavoro e la socialità", riunendo le forze migliori della società "per sconfiggere la pandemia, far rinascere il Paese e promuovere una democrazia più ampia e più forte". Ieri c'è stato il primo incontro. Tutti video collegati, da Maurizio Landini il segretario della Cgil a Mattia Santori portavoce delle Sardine, per il Pd Walter Verini, per Articolo 1 Arturo Scotto, Roberto Rossini per le Acli. E anche Crimi con altri due parlamentari grillini, il senatore Andrea Cioffi e il deputato Riccardo Ricciardi.
Una mobilitazione che il neo presidente Anpi, Gianfranco Pagliarulo ha immaginato intanto come appello e pressing. "In un Paese alle prese con una situazione drammatica, l'emergenza sanitaria, economico sociale, istituzionale, come confermato anche dal Censis, c'è assai poco da aspettare e perdersi in polemiche. Bisogna mettersi insieme e pensare a politiche che abbiano alla base i principi fondamentali che hanno ispirato la Resistenza: la giustizia sociale, la libertà, la democrazia, la solidarietà, la pace", è scritto nella bozza di risoluzione preparata dal comitato nazionale dell'Anpi, alla base della discussione.
Pagliarulo è partito da una raccomandazione: "Quando si uscirà dall'emergenza sanitaria, non possiamo riproporre gli stessi errori del passato Perciò occorre costruire una relazione virtuosa. In quale modo? Indicando proposte. Non è certo un partito ma una rete quella che vogliamo creare, che , in base ai valori, suggerisca verso quale direzione muoversi". Ancora: "Il nostro interlocutore è il governo e il Parlamento da un lato e dall'altro la società, le persone".
Crimi ha condiviso: "Molto bene questa iniziativa" e ha invitato all'"unitarietà" e a proseguire con progetti concreti. Nella riunione la parola d'ordine è stata: se "le strade del recente passato si sono rivelate fallimentari", allora occorre sfruttare la crisi per voltare pagina. Al confronto hanno partecipato anche Maurizio Acerbo di Rifondazione, Vincenzo Vita, rappresentanti Cisl e Uil, Libera. La prima tappa è appunto l'appello da preparare, insieme con l'avvio delle reti nei territori che coinvolgano associazioni, volontariato, forze politiche e sociali, personalità del mondo della cultura, dell'informazione, artisti.
Il presidente Anpi esemplifica: "In un paese in cui il 44% delle persone secondo il Censis è a favore della pena di morte, rivelando disagio e malessere sociale, ci vuole un processo di ricostruzione, ricomponendo ciò che è disperso, unendo ciò che è diviso, restituendo socialità dove c'è solitudine. Dobbiamo affermare i valori della solidarietà e della prossimità innanzitutto, perché dopo non sia come prima, bensì ci sia un profondo cambiamento che metta al centro persone, cittadini, lavoratori seguendo la strada tracciata dalla Costituzione".
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