Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, i due principali indagati nell'inchiesta milanese sulla Lombardia film commission. Da quanto si è appreso, i due revisori contabili della Lega in Parlamento non hanno risposto alle domande del pm Eugenio Fusco. I chiarimenti chiesti dal magistrato riguardano la presunta "retrocessione" di alcune fatture per far confluire il denaro nelle casse del partito, accennata dal commercialista Michele Scillieri in un interrogatorio di sabato. Tutti e tre sono ai domiciliari da settembre.
Inchiesta sui fondi alla Lega, le ammissioni di Scillieri: sapeva di soldi ceduti al partito
Il Tribunale del Riesame, intanto, a conclusione dell'udienza di oggi, si è riservato di decidere in merito alla richiesta di revoca dei domiciliari di Francesco Barachetti, l'imprenditore bergamasco, pure lui indagato. I suoi legali, Matteo Montaruli e Massimo Borghi, prima dell'udienza hanno confermato l'intenzione di depositare ai giudici una memoria difensiva e faranno lo stesso ai pm in occasione del l'interrogatorio dell'imprenditore. Anche Barachetti si avvarrà della facoltà di non rispondere.
Sostegni chiede il patteggiamento
Ha chiesto di patteggiare 4 anni e 10 mesi di carcere, intanto, Luca Sostegni, considerato prestanome di Michele Scillieri (il commercialista dello studio nel quale, in via delle Stelline a Milano, è stata registrata la Lega per Salvini Premier). Sostegni è stato il primo a essere fermato dalla guardia di finanza a metà luglio, nell'ambito dell'inchiesta sulla Film commission. Ed è considerato come un uomo utilizzato dal trio composto da Scillieri, Di Rubba e Manzoni per le operazioni sospette. Inoltre, Sostegni dovrà pagare una multa di mille euro e un risarcimento da 20 mila euro. Era stato messo ai domiciliari due settimane fa dopo 7 mesi di carcere, e nel corso di sei lunghi interrogatori ha spiegato ai pm quale era il suo ruolo e i particolari del caso Lfc. Da quanto si è saputo, la procura è orientata a dare parere positivo al patteggiamento. Per gli altri invece l'intenzione della Procura è di chiedere il giudizio immediato. In quel caso, una volta che avrà patteggiato, Sostegni potrebbe diventare un 'supertestimonè in un eventuale dibattimento.
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