Rinvenuti due relitti navali nel Golfo di Follonica: uno di epoca romana e l'altro risalente al 1700. I tesori archeologici che scrivono la nostra storia tornano in tutto il loro splendore grazie al lavoro congiunto dei finanzieri del Reparto Operativo Aeronavale di Livorno insieme alla Tenenza di Follonica. "Parliamo di stratificazione dei relitti a seguito di naufragi – spiega il Tenente Colonnello Maurizio De Pierno, della stazione navale livornese – uno di epoca romana con a bordo un carico di anfore e una nave mercantile datata intorno al 1700. Sono navi da carico che trasportavano carichi dalle coste etrusche fino a Roma, le navi di allora che oggi definiamo mercantili, naturalmente in scala per il tempo ma con il fascino di tutta la loro storia. L'affondamento può essere attribuito a quella che era la necessità della navigazione a vista, elemento fondamentale per l'epoca, e lo scontro con il basso fondale può essere stato la causa del naufragio".
La Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena Grosseto e Arezzo, diretta da Andrea Muzzi, informata delle operazioni in corso ha ottenuto uno specifico finanziamento dedicato alle indagini e attività finalizzate alla tutela delle aree e delle zone di interesse archeologico. Le ricerche sono state condotte dagli archeologi della ASPS con il supporto del personale della Guardia di Finanza e l'appoggio logistico del diving Feel Dive di Scarlino. "Il finanziamento stanziato – continua il Tenente Colonnello De Pierno – ha interessato una fase di studio preliminare, successivamente il sito è stato coperto. In prima battuta abbiamo aperto il sito con soffianti subacquei e parallelamente c'è stata l'aspirazione della sabbia per recuperare i frammenti che potrebbero essere sottratti da coloro che hanno scopi meramente economici. La stratificazione è stata analizzata attraverso sonde che sono penetrate nel fondale e ci hanno permesso di scoprire il relitto più datato, quello di epoca romana. Successivamente il sito è stato geo-localizzato, censito e mappato, per poi essere ricoperto con teli speciali e sabbia adatti alla preservazione e alla prosecuzione dell'habitat marino. Questi siti saranno utilizzati per lo studio da parte biologi, archeologi e storici. Stiamo parlando di ritrovamenti che ci aiutano a mettere quei tasselli necessari per ricostruire al meglio la storia della nostra marineria."Original Article
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