Pagare o no i rider, quanto, come assicurarli, o ancora, come regolamentare la tassazione che i colossi del delivery, app che tutti abbiamo usato almeno una volta nella vita, impongono ai ristoratori. Sono queste le argomentazioni che vengono usate più spesso in una conversazione che riguardi il cibo da consegnare a domicilio e i suoi meccanismi commerciali e lavorativi, ancor più in un periodo di espansione assoluta – e forzata – per il settore. Ma non tutti i delivery sono uguali e a Genova degli amici hanno puntato al cuore della questione e scardinato i principi a cui siamo abituati di solito, restituendo alla società un sistema ad alto tasso di sostenibilità umana: i servizi sono gratuiti per tutti, clienti e ristoratori, lavorano esclusivamente persone volontarie che vogliono supportare la città in un momento così difficile, e chi può – professionisti dela comunicazione e chef in primis – mettono a disposizione pro bono le loro consulenze. E se Zena in dialetto genovese vuol dire Genova, il progetto così proiettato verso il prossimo e la cittadinanza non poteva che chiamarsi Zenasporto.
Zen: il delivery al 100% gratuito e tutto genovese
Le menti dietro all'idea sono 4, quelle di Giulia, Carlo, Marco e ancora un altro Marco. Quattro amici che hanno scelto di non restare a guardare alle finestre o, ancor peggio, davanti alle vetrine di negozi sempre più in difficoltà. "Sentivamo il bisogno – raccontano – di metterci a disposizione, di aiutare ristoranti, aziende agricole e botteghe che sono l'ossatura di Genova". E quindi durante il lockdown ecco che scatta la scintilla: "Un portale che possa supportare le aziende a 360°, 100% genovese e 100% gratuito fino a fine emergenza, sia per le aziende che per i cittadini. Noi non offriamo solo un servizio di delivery, che comunque è una parte importante, ma anche tutta una serie di consulenze verso aziende che vogliono trovare il modo di reinventarsi e andare avanti, magari migliorandosi. Zenasporto nasce per creare una rete sociale e offre una rete di contatti con giovani imprenditori in ambito di comunicazione, promozione, grafica, e-commerce e ristorazione, così da garantire un servizio non soltanto nella fase “al dettaglio” ma anche nell’incremento della digitalizzazione aziendale, della formazione e della consulenza nell’ambito food&wine". Come funziona? Basta iscriversi al portale inviando una mail all'indirizzo dedicato, allegando il proprio logo e l'offerta che si vorrebbe proporre, e raccontarsi alla città, il tutto con un'interfaccia semplice da utilizzare, anche per chi magari non è pratico con il mondo digitale.
Un'idea nuova che poteva non funzionare in un periodo così difficile. Già attivo in rete, Zenasporto ha raccolto, in breve tempo, numerose adesioni, arrivando quasi al traguardo dei 100 iscritti – un numero importante per una città delle dimensioni di Genova e in così poco tempo – l’adesione di una rappresentanza molto nutrita tra chef, ristoratori, agricoltori e imprenditori di vari settori. Un buon inizio, mentre già si guarda agli obiettivi del medio periodo: "Ampliare la platea a cui offrire i servizi: dal negozio di quartiere, alle farmacie, al servizio di supporto nelle commissioni quotidiane per le fasce di cittadini maggiormente esposte o in difficoltà. Inoltre, il nostro campo d’azione di Zenasporto è in continua evoluzione e ampliamento, grazie anche al recente coinvolgimento di un gruppo di volontari e imprenditori del Tigullio".
"Oltre al classico delivery – raccontano i giovani imprenditori -, quello in cui chiunque si iscriva al sito propone al cliente finale la sua offerta, abbiamo avuto l'idea di creare delle box, in cui ognuno mette la sua idea o un suo prodotto, e si portano a casa dei genovesi per l'aperitivo. Tutto ovviamente gratuitamente", al prezzo del solo cibo, come se lo si acquistasse direttamente in negozio. La prima Black Box è stata lanciata il 27 novembre, in occasione del Black friday, all'insegna dell'esperienza ,come suggerisce Giulia De Stefano "da vivere come al nostro bar preferito, con il servizio tipico dei nostri rinomati bartender, il tutto abbinato alla proposta beverage", ma non è una figlia unica e allora si è affiancata a una seconda box, diversa per stile, più concentrata sui prodotti e le ricette tipiche. Al debutto, i numeri sono stati di 170 aperitivi e 320 "piatti". “I numeri e l’entusiasmo ci hanno travolti”, dice Giulia “non soltanto da parte dei nostri concittadini bensì anche dai nostri amici ristoratori e produttori: addirittura abbiamo dovuto chiudere le prenotazioni in tempo record per riuscire ad avere la situazione sotto controllo; abbiamo poi optato per doppiare la giornata di consegne, complice la grandissima risposta. L’idea di Zenasporto, la voglia di promozione e unione che ruota attorno alla gratuità del servizio, è stata vincente: vogliamo insistere, ampliando l’offerta e la rete, in vista del Natale".
Il prossimo appuntamento è oggi 5 dicembre e vede protagonisti dei nomi e dei luoghi della gastronomia genovese amati in tutta Italia: Sori, Recco e Camogli. L'antipasto è la farinata di Edo Bar (Sori), segue poi la focaccia di Moltedo e il cuoppo di fritti della riviera di O Vittorio (entrambi a Recco) e per concludere dolci di alta pasticceria, gli originali “camogliesi” di Revello (Camogli). Un'occasione per sentire il mare pur senza poterci andare e di sentirsi tutti un po' più vicini, anche in occasione delle festività. Perché da Zenasporto si pensa già al Natale, anche se cauti e con i piedi per terra non vogliono ancora svelare i loro progetti: "Non possiamo sbilanciarci troppo, un po’ a causa del periodo storico e un po’ perché Zenasporto sta crescendo: non soltanto nei numeri, davvero incoraggianti ma anche nelle richieste di partecipazione, adesione e collaborazione che ogni giorno fanno nascere e crescere idee e possibili sviluppi".Original Article
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