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Covid, il paradosso Puglia: record di morti e ricoveri ma è zona gialla con bar e i ristoranti aperti

Da domani la Puglia diventa una delle regioni gialle insieme con Emilia- Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche e Umbria. L'ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, è arrivata nello stesso giorno in cui in Puglia si sono contati altri 72 morti per il virus – non era mai accaduto prima – e altre 42 persone sono entrate in un reparto di terapia intensiva Covid. Un primato nazionale. Il dato delle vittime, secondo l'assessore regionale alla Salute, Pierluigi Lopalco, sarebbe giustificato da un ritardo nella registrazione dei decessi negli archivi della task force. Quelle persone sarebbero morte nei giorni scorsi, insomma, ma i database non erano stati ancora aggiornati.

Quanto al numero dei nuovi ricoveri nelle terapie intensive Covid della regione, invece, il primato si ripete per il secondo giorno di fila. Soltanto 24 ore prima in quegli stessi reparti erano stati accolti altri 33 pugliesi. Risultato: la Puglia continua a staccare tutte le altre regioni italiane nel report messo nero su bianco dalla Protezione civile sul punto. Anche ieri è andata così: la regione ha superato la Lombardia, dove in Rianimazione sono state ricoverate altre 36 persone.

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Ma lì i residenti sono più di 10 milioni, contro i 4 della Puglia. Anche il Veneto è rimasto fermo a quota 22 nuovi ricoveri nelle Terapie intensive, come l'Emilia- Romagna del resto. Fra Bologna e dintorni sono stati 18 i nuovi accessi alle Terapie intensive e quella è una delle regioni passate in zona gialla insieme con la Puglia. Dove sui 233 posti letto attivi nelle Rianimazioni Covid ( il dato fornito dalla Regione è aggiornato a giovedì scorso), 227 sono occupati. Se il trend continua così bisognerà metter mano ai 30 posti già preparati nel caso in cui lo scenario dovesse peggiorare.

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Ma la Puglia è gialla. E a nulla sono valsi gli appelli del presidente dei medici italiani, Filippo Anelli, a farla diventare una zona rossa, visto l'impatto della seconda ondata sul sistema sanitario e nonostante l'Rt, l'indice di velocità dei contagi, sia sceso a 0,89. Da domani i pugliesi potranno tornare a spostarsi fra un comune senza autocertificazione. E bar e ristoranti potranno rialzare le saracinesche non soltanto per il servizio da asporto: per i clienti sarà possibile consumare pasti e bevande nei locali. Che però dovranno chiudere alle 18. L'asporto è consentito fino alle 22 e resta off- limits il tempo per le consegne a domicilio. Dopo la decisione di Roma, il governatore Michele Emiliano ha esultato via Facebook: " Questo significa che il nostro sistema sanitario ha retto l'ondata grazie alla programmazione fatta sulla rete ospedaliera, che ci ha consentito di allargare i posti letto a mano a mano che ne abbiamo avuto la necessità " . E ancora: "È un segnale incoraggiante essere in area gialla, ma questo non vuol dire che il pericolo sia scampato " . Nel post c'è spazio per " il dolore per il numero di morti assolutamente elevato". E per un saluto ai suoi follower: "La Puglia, come vedete, non ha mollato mai".
Ma un fiume di commenti negativi investe il presidente, soprattutto per i dati sulle morti annotate ieri. Altre questioni che scottano sono sul suo tavolo però: a cominciare dalla richiesta di un " risarcimento mostruoso" annunciato in televisione nei confronti della Sanofi, l'azienda farmaceutica che avrebbe dovuto consegnare alla Regione altre 890 mila dosi di vaccino che non arriveranno. Qualche spiraglio per i pazienti No-Covid, però, c'è. La Asl Bari ha piazzato tre container davanti all'ospedale di Putignano per altrettanti ambulatori attivi 24 ore al giorno e sette giorni alla settimana, al posto dell'ospedale riconvertito in polo Covid. Invece per i tamponi rapidi dai medici di famiglia bisognerà aspettare. La Regione non ha ancora consegnato i kit ai medici. Probabilmente, spiega il segretario regionale della Federazione italiana dei medici di medicina generale, Donato Monopoli, il servizio partirà alla fine della prossima settimana. E sarà "a macchia di leopardo".Original Article

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