Da "la Puglia è zona gialla perché abbiamo retto all'ondata" a "la Puglia è zona gialla per responsabilità del governo" fino a "la battaglia è ancora dura, c'è chi esaspera gli animi da giornali, tv, social". Tre post su Facebook in tre ore, con tre impostazioni diverse: si passa infatti dall'esultanza alla presa di distanza dalla decisione sulla zona gialla fino all'attacco nei confronti dei media e della stampa. Tre post non scritti da persone diverse, ma tutte composte da un unico autore: il presidente della Regione Michele Emiliano. Un dettaglio accomuna i tre post: tutti sono stati duramente attaccati dagli utenti di Facebook, a cominciare dal primo in cui il presidente ha esultato per l'ingresso della regione in zona gialla. Una decisione, presa con un'ordinanza dal ministero della Salute che ha declassificato in zona gialla altre regioni, ma che in Puglia ha creato più di qualche perplessità per via dell'alto numero di decessi, del record pugliese raggiunto nell'occupazione delle terapie intensive e più in generale delle grosse difficoltà di tutto il sistema sanitario regionale, soprattutto da Foggia a Bari, nell'affrontare la seconda ondata di Covid.
Il governatore però esulta: "La Puglia è zona gialla, questo significa. Questo significa che il nostro sistema sanitario ha retto l'ondata. Ha retto grazie alla programmazione fatta sulla rete ospedaliera, che ci ha consentito di allargare man mano che ne abbiamo avuto necessità i posti letto, moltiplicando i reparti di terapia intensiva dedicati ai pazienti covid, l'area medica e i posti letto cosiddetti post acuzie. Sicuramente è un segnale incoraggiante essere tra le regioni italiane classificate in area gialla, ma questo non vuol dire affatto che il pericolo sia superato: dobbiamo mantenere sempre alta l'attenzione. La Puglia come vedete non ha mollato mai".
Il post è stato inondato da commenti negativi degli utenti di Facebook, la maggior parte dei quali dichiarano la loro insoddisfazione per la gestione della seconda ondata e per la scelta di inserire la Puglia in zona gialla nonostante i problemi che si riscontrano negli ospedali: "Presidente questo post è troppo ottimistico – scrive infatti Saverio Cramarossa – mi ricorda tanto quello con la foto della dismissione del reparto Covid a maggio. Non è finito niente. Un medico nella realtà". "Il sistema sanitario ha retto? – scrive un altro utente – ma ci prende in giro?".
Da qui la scelta di correggere il tiro, scrivendo appena un'ora dopo un secondo post: "In applicazione delle decisioni del Governo la Puglia è zona gialla. Ma nessuno è autorizzato a darsi alla pazza gioia. Non siamo mai andati in zona rossa, è vero, ma i rischi sono ancora altissimi" scrive il presidente che poi annuncia: "Abbiamo fronteggiato negli ultimi 15 giorni contagi molto alti nella Bat e in provincia di Foggia, che ci avevano fatto temere moltissimo. Adesso si sono stabilizzati, ma non escludo di applicare restrizioni a questi territori. Se fosse stato per me e al mio istinto di protezione vi avrei chiusi tutti in casa, ma non sarebbe stata la mossa giusta. Stando chiusi in casa molti rischiano di fare la fame". Infine la presa di distanza: "Ripeto che la zona gialla è una decisione del Ministro della Salute e non della Regione Puglia. Non si tratta di una decisione discrezionale, ma dell'applicazione dei 21 criteri che vengono elaborati dall'Istituto Superiore di Sanità".
Anche questo secondo post tuttavia non riceve buoni riscontri. "Non ci posso credere – scrive Annalisa Turi – dopo neanche 40 minuti dall'ultimo post ne pubblica un altro data la valanga di commenti negativi addossando la responsabilità al governo". Per la maggior parte sono commenti negativi anche se c'è chi è d'accordo con il governatore: "Meglio fare la fame che un posto in meno a tavola, ho fede presidente" scrive un altro utente. "Eravamo arancioni e avete sbraitato perché non eravamo gialli, siamo gialli sulla base di diversi paramentri che non è solo il numero dei contagi e volete essere arancioni. Iniziate a essere responsabili senza aver bisogno di un colore".
La reazione del mondo social tuttavia non pare soddisfi il presidente Emiliano che infatti appena un'ora dopo, ormai in tarda serata, scrive un terzo post in cui cambia ancora impostazione e bersaglio: "La battaglia è dura. In guerra non si dà retta a chi vuole farti perdere, a chi ti indebolisce seminando discordia e sfiducia". Si individua dunque un nemico esterno e questo nemico è "chi vuole esasperare gli animi": "È chiaro che ci sono anche quelli che approfittano di questa situazione per esasperare gli animi, per scatenare dissenso. È legittima la loro attività e passa da giornali, tv, social che ciascuno usa a proprio uso e consumo. Quando leggete un giornale che dice che siamo i peggiori per questo o per quello, ricordatevi che potrebbe avere ragione oppure che potrebbe avere un proprietario facoltoso che lo utilizza per avere più soldi o più potere. Insomma scrivete sui social, discutete, scornatevi, insultatevi, ma non prendete troppo sul serio i fomentatori, i provocatori, quelli che finalmente hanno trovato qualcuno che li legge. La Puglia ce la fa" chiude il suo ultimo post il governatore. Non cambia però il risultato finale con una tempesta di commenti negativi.
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