Giuseppe Brescia, presidente M5S della commissione Affari costituzionali, lei mercoledì come voterà sul Mes?
"Mercoledì si voterà solo una risoluzione per dare mandato al presidente Conte di andare a confermare la decisione di modificare il Mes, non certo di attivarlo. Di quello l'Italia non avrà mai bisogno. Io voterò per dare mandato pieno a Conte per ottenere il miglior risultato possibile per l'Italia. Il presidente del Consiglio ha già dimostrato di meritare tutta la nostra fiducia".
Beppe Grillo ha però detto di no al salva-Stati.
"Beppe ha detto cose che condivido totalmente, ossia che il Mes è uno strumento inutile per il nostro Paese. L'Italia è un Paese forte, in grado di reperire le risorse necessarie in altri modi".
La fronda M5S alla fine rientrerà oppure il governo rischia sul serio?
"Dobbiamo essere pragmatici e non ideologici. Non è solo responsabilità, ma è capacità di trovare soluzioni in una fase difficile per i cittadini. La politica non può perdere tempo a litigare, lo devono sapere anche gli alleati".
Al Senato, per via delle vostre divisioni interne, la maggioranza è sotto la soglia dei 161 voti. Perché nel M5S le pulsioni anti europee restano forti?
"Nel Movimento non c'è alcuna pulsione anti europea, ci sono solo delle sacrosante posizioni anti austerità. La pandemia ha dimostrato quanto possa essere dannoso tagliare servizi essenziali come la sanità e quanto invece la Bce e le altre istituzioni europee possano svolgere un ruolo positivo per gli investimenti negli Stati che ne hanno bisogno".
Di Maio dice che un voto contro il Mes è un pronunciamento contro Conte. Se cade, ci sono solo le elezioni.
"Condivido il pensiero di Di Maio. Non è il momento della fantapolitica. Capisco l'interesse mediatico, ma mercoledì non sarà l'Armageddon. Dobbiamo approvare una legge di bilancio e ripartire subito con le riforme. Dobbiamo correre compatti".
Ma i 37 miliardi per la sanità previsti dal Mesnon sono soldi che servono al Paese?
"No, non ce n'è alcun bisogno. La nostra preoccupazione principale deve essere spendere bene tutte le risorse del Recovery fund, ben 209 miliardi, e ogni altra risorsa stanziata e ancora non spesa, tra fondi europei e provvedimenti approvati".
Corrao e altri tre europarlamentari hanno lasciato il Movimento. Perché perdete i pezzi?
"Noi dobbiamo rafforzare il progetto politico con una nuova governance legittimata da un voto degli iscritti. Dobbiamo remare nella stessa direzione. Divisi non diamo forza alle nostre posizioni in maggioranza. Chi esce è destinato a perdere. Lo dimostra la storia. Codardi e traditori devono dimettersi da parlamentari".
Grillo vuole la patrimoniale per i super ricchi. E lei?
"In un momento del genere la trovo una proposta molto sensata. Deve essere chiaro però che in alcun modo potrà riguardare la classe media, che invece ha bisogno del massimo supporto dello Stato".
Il Pd è scontento di Conte, il governo a gennaio rischia di cadere. È favorevole a un ingresso di Forza Italia?
"È un tema che nemmeno Forza Italia si pone. Questa maggioranza ha l'energia per fare grandi cose. Servono da parte di tutti, su ogni tavolo, la rinuncia alle provocazioni e la disponibilità al dialogo dimostrata dal M5S sulle revisioni ai decreti sicurezza. Solo così raggiungeremo risultati importanti".Original Article
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