PERUGIA – Ha ottenuto l'affidamento ai servizi sociali Rudy Guede, unico condannato per l'omicidio di Meredith Kercher. Nella notte tra l'1 e il 2 novembre del 2007, nella villetta di via della Pergola 7, a Perugia viene ritrovato il corpo martoriato e senza vita di una giovane studentessa inglese. Si tratta di Meredith Kercher, 21 anni, originaria di Southwark, nel Regno Unito, partecipante al progetto Erasmus nell'Università per Stranieri del capoluogo umbro. Il cadavere presenta ferite tali da far desumere, senza alcuna ombra di dubbio, che si sia consumato un omicidio efferato. Nel mirino degli investigatori finiscono la coinquilina Amanda Marie Knox, statunitense di Seattle, e Raffaele Sollecito, il fidanzato, nato e cresciuto a Giovinazzo (Bari), laureando in ingegneria informatica. A pochi giorni dall'apertura del caso in tribunale e successivamente all'arresto dei due fidanzati, viene chiamato in causa anche Guede, accusato anche di violenza sessuale.
Guede è stato condannato a 16 anni, quasi tutti scontati nel carcere Mammagialle di Viterbo, dove si è anche laureato in sociologia, dichiarandosi sempre innocente rispetto al reato di omicidio. Mentre Guede era in carcere, si sono tenuti i processi a Knox e a Sollecito, alla fine usciti dal carcere senza verdetto di colpevolezza. Guede invece ha scontato quasi tutta la pena: il primo permesso lo ha avuto a gennaio scorso, per buona condotta. Ora si prepara a uscire dal carcere, affidato ai servizi sociali. I giudici hanno così accolto un'istanza del suo legale, l'avvocato Fabrizio Ballarini. Guede era finora detenuto a Viterbo in regime di semilibertà. L'uomo, che oggi ha 33 anni, ha annunciato di aver scritto un libro sull'omicido Kercher.Original Article
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