La tendenza è diventata urgenza, e la scelta è parsa inesorabile. La Warner giura che sarà solo per un anno, per quest'anno funestato dalla pandemia. Ma l'annuncio che 17 film, l'interno listino 2021, usciranno insieme in sala e sulla piattaforma di famiglia HBO Max cambia per sempre lo scenario. A fotografare lo smarrimento degli esercenti americani – per ora succede solo negli Stati Uniti – la borsa. Il titolo in borsa della catena di sale cinematografiche AMC ha perso il 16 per cento all'annuncio della notizia e il Ceo dell'azienda convoca un dialogo urgente con i capi Warner. Cinemax ha perso il 22.
Il provvedimento non riguarda l'Italia perché per ora il perimetro è quello americano e non esiste da noi la piattaforma HBO Max a causa di accordi pregressi dei prodotti Warner, e anche se si cerca di accelerare difficilmente si potrà prima di un anno. Anche Wonder Woman 1984, attesissimo e previsto in estate, arriverà a Natale sulla piattaforma oltreoceano, mentre in Italia la Warner assicura che uscirà in sala e sarà il primo film in programmazione quando le sale riapriranno, probabilmente nella seconda metà di gennaio. L'annuncio era stato dato qualche settimana fa, sembra una scelta una tantum e invece era il primo passo verso una nuova strategia.
Ribadisce come al momento lo scenario americano è lontano da quello che avverrà in Italia Mario Lorini, presidente dell'Anec, l'associazione degli esercenti italiani. "Le dinamiche in atto oltreoceano – spiega – tengono conto sostanzialmente di accordi aziendali tra grandi circuiti e piattaforme, oltre a conseguenze dirette degli effetti della pandemia". Aggiunge: "Non c'è dubbio che sono in atto cambiamenti, che partono anche da prima dell'inizio del contagio. L'associazione lavorerà con tutta la filiera e con le istituzioni perché in ambito nazionale si possano individuare in modo chiaro e trasparente in un quadro dove sia comunque ribadita la centralità e l'importanza del theatrical da salvaguardare nell'interesse di tutto il mercato".
Anche in Italia con la chiusura delle sale c'è stata una necessaria migrazione di diversi titoli, molti tra quelli che dovevano uscire nell'autunno, ma i titoli più forti hanno scelto di rinviare l'appuntamento e restare fedeli alla sala, come Diabolik dei fratelli Manetti o Freaks out. Diverso il caso per i film specificamente natalizi, che hanno dovuto raggiungere un accordo con le sale, come Dieci giorni con Babbo Natale che era il seguito del film Dieci giorni senza mamma, biglietto d'oro negli incassi del 2019.
Tutt'altra situazione negli Stati Uniti, dove finora era uscito qualche titolo sporadico, mentre il grosso aveva inzeppato il calendario del 2021. E invece ora salta la sala una fila di giocattoloni da pop corn: Suicide Squad, Godzilla vs. Kong, Dune, Matrix 4, tanto per citare i blockbuster, ma anche l'horror Conjuring, il nuovo film di Clint Eastwood, Cry Macho, e il prequel dei Sopranos.
Va dato il merito alla Warner di esser quella che più di altri ha creduto nelle sale, ma c'è la scottatura di Tenet, il blockbuster d'autore di Christopher Nolan, che è stato agevolmente battuto da Mulan versione live andato su Disney Plus per introiti finali. Ora la HBO ha bisogno di abbonati, è partita da maggio, abbonamento a quindici dollari al mese. Ma oltre alle urgenze economiche c'è soprattutto uno scenario cupo sul futuro dei cinema. Anche con l'arrivo del vaccino, prima dell'autunno lo spettacolo in sala, ritengono quelli di WarnerMedia, non riprenderà, a differenza di quello che immaginano le catene di multiplex. E il listino annunciato non subirà modifiche, anche se la situazione sanitaria dovesse migliorare. Di fatto non si fanno previsioni per il 2021.
Per molte persone è un modello da cui non si torna indietro. È chiaro che HBO Max cerca di diventare il vero antagonista di Netflix, 73 milioni di abbonati in Usa contro gli 8,6 di HBO Max. La perdita di incassi da sala viene compensata dalla possibilità di costruire una solidità per HBO Max. Segue in qualche modo la strada di Disney, messa in ginocchio dalla chiusura dei parchi a tema, ma che comunque sta andando bene in borsa proprio per il successo della piattaforma dove la Disney ha veicolato non solo Mulan ma anche il gioiello del Natale Pixar Soul. La Universal invece ha per ora tenuto la finestra di tre settimane tra l'uscita in sala e quella sulle piattaforme.Original Article
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