ROMA – Come già capitato per Moody's il 6 novembre e per Standard&Poor's il 23 ottobre, anche la terza società di rating – specializzata nel dare le pagelle ai Paesi, pesandone la loro solvibilità – ha confermato il voto BBB- e l'outlook, che guarda al futuro, stabile.
Commentando la decisione, Fitch sottolinea come "la pandemia ha avuto un impatto significativo sull'economia e sulla posizione fiscale" del nostro Paese con un "elevatissimo debito pubblico e una crescita economica strutturalmente debole che continueranno a pesare sul rating".
Tuttavia il giudizio – si spiega – "è supportato da un'economia diversificata e ad alto valore aggiunto" oltre al fatto che "l'Italia beneficia dei programmi di quantitative easing su larga scala della Bce e ha anche un moderato indebitamento del settore privato, una scadenza media favorevole del debito pubblico (6,95 anni), un avanzo di conto corrente resiliente e una posizione patrimoniale netta sull'estero prossima al pareggio".
"Il rimbalzo estivo dell'economia italiana è stato tra i più forti in Europa" ricorda Fitch. Anche se il Pil resta "di circa il 5% inferiore al livello pre-pandemia, come per la maggior parte dei membri della zona euro". Fitch ha rivisto le sue previsioni del Pil a una contrazione del 9,1% nel 2020, seguita da una crescita del 4,5% nel 2021 e del 4,3% nel 2022.
Nel 2022 lo stimolo agli investimenti dei fondi Next Generation Eu fornirà – secondo Fitch – il principale supporto alla crescita economica.
"Le divisioni fra i due maggiori partiti della coalizione di governo sulle priorità di riforma e di spesa persistono e hanno il potenziale di ritardare l'attuazione di una strategia economica credibile di medio-termine. Dal nostro punto di vista però il contesto politico è stabile nel breve termine". Lo afferma Fitch, sottolineando che il "dibattito interno" ai Cinque Stelle sulla sua "struttura futura e la sua opposizione alla riforma del Mes potrebbero essere fonte di instabilità per il governo nei primi mesi".Original Article
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